L’Hamburger Bahnhof Museum di Berlino torna al governo tedesco

Rischiava la demolizione dopo l’acquisto, nel 2003, da parte di una società privata. Tornato in mani pubbliche, il templio berlinese dell’arte contemporanea è costato 66 milioni di euro al governo

Con un’offerta d’acquisto di 66 milioni di euro presentata alla società immobiliare CA Immo, il governo federale tedesco è rientrato in possesso degli spazi dell’Hamburger Bahnhof, mentre il Land di Berlino ha acquistato l’adiacente Rieckhallen per circa 100 milioni di euro, oltre a uno scambio di terreni edificabili. Secondo Hermann Parzinger, presidente della Prussian Cultural Heritage Foundation, che sovrintende ai musei statali di Berlino, la conferma dell’acquisto è una bella notizia nonché “un grande momento di politica culturale”. Un investimento del genere, ha aggiunto, è particolarmente significativo in un momento come questo, “dando una prospettiva duratura a uno dei luoghi più importanti e rinomati a livello internazionale per l’arte contemporanea”.

A seguito del cambio di proprietà, il Museo assume la denominazione Hamburger Bahnhof – National Gallery of Contemporary (in precedenza si chiamava Hamburger Bahnhof Museum of Contemporary Art – Berlin); la modifica per sottolineare come adesso il Museo sia parte della rete dei Musei statali di Berlino, a loro volta inseriti nella più ampia Prussian Cultural Heritage Foundation.

L’ingresso della Hamburger Bahnhof. Photo Manfred Brückels

L’ingresso della Hamburger Bahnhof. Photo Manfred Brückels

LA STORIA DELL’HAMBURGER BAHNHOF

Quando, nel 2003, il governo rinunciò al diritto di prelazione sull’acquisto dell’Hamburger Bahnhof, le ferrovie tedesche cedettero la stazione – ex capolinea dei treni sulla linea Amburgo-Berlino – e l’adiacente Rieckhallen, un ex deposito merci, alla società CA Immo. Il Museo era operativo dal 1996 con regolare contratto di locazione: l’edificio della ex stazione ospita una delle collezioni di arte contemporanea più significative della Germania, fra cui 1.500 pezzi in prestito a lungo termine provenienti dalla raccolta di  Friedrich Christian Flick, che annovera anche Nauman e Duchamp; l’adiacente Rieckhallen è stato trasformato in sala espositiva per le mostre temporanee, che nel tempo ha ospitato artisti di prestigio quali Otto Mueller, Agnieszka Polska, Katharina Grosse. Ma al momento della scadenza del contratto del Rieckhallen, nel 2020 la nuova proprietà annunciò di voler demolire l’edificio per realizzarvi uffici e appartamenti. Questo spinse il governo tedesco ad avviare le trattative d’acquisto, e a riconsiderare il rifiuto del 2003. Andate a buon fine le trattative, scongiurato il rischio di demolizione, il direttore dell’Hamburger Bahnhof Till Fellrath ha dichiarato: “Oggi è un giorno storico per la Hamburger Bahnhof. Siamo felicissimi di poter realizzare insieme un programma variegato, inclusivo e sostenibile nel cuore di Berlino”.

L’atrio principale della Hamburger Bahnhof. Photo Staatliche Museen zu Berlin / Achim Kleuker

L’atrio principale della Hamburger Bahnhof. Photo Staatliche Museen zu Berlin / Achim Kleuker

IL PROGRAMMA ESPOSITIVO DELL’HAMBURGER BAHNHOF

Il programma del prossimo biennio prevede, fra le altre iniziative, l’esposizione del progetto di Zineb Sedira per il Padiglione Francia alla Biennale di Venezia 2022, dal 24 febbraio al 30 luglio 2023. Dal 7 aprile al 15 ottobre, campeggerà la nuova installazione luminosa site-specific dell’artista newyorkese Liam Gillick, mentre dal marzo 2024 l’artista di Los Angeles Christina Quarles terrà qui la sua prima mostra personale in Germania.

Niccolò Lucarelli

www.smb.museum/museen-einrichtungen/hamburger-bahnhof

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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