Ceramica, territorio, arte: Domenico Mangano & Marieke van Rooy in Sicilia

La coppia di artisti Domenico Mangano & Marieke van Rooy è protagonista della mostra al Museo Civico di Castelbuono, frutto di una residenza incentrata sulla ceramica. Per un dialogo vivo tra arte contemporanea e territorio

Tutto parte da un taglio per poi procedere con un innesto, un’unione di materiali dalle nature diverse che dà vita a un progetto artistico destinato a essere sviluppato e fruito nel medesimo luogo. È una mostra che racchiude un elaborato processo creativo (e anche naturale) l’esposizione in corso al Museo Civico di Castelbuono, in Sicilia, che vede protagonista la coppia di artisti Domenico Mangano (Palermo, 1976) & Marieke van Rooy (Weert, 1974), dal titolo Il taglio, l’innesto, il castello, allestita nella Sala di San Giorgio e nelle Ex Scuderie.

LA MOSTRA DI MANGANO & VAN ROOY A CASTELBUONO

L’esposizione, a cura di Valentina Bruschi, è il frutto della residenza artistica che Mangano e van Rooy hanno condotto all’interno del Castello dei Ventimiglia, sede del Museo Civico. Qui i due artisti hanno sperimentato tecniche e potenzialità materiali ed estetiche della ceramica, alla quale è stata innestata la manna estratta dall’intaglio dei tronchi dei frassini, alberi tipici del territorio madonita. Il risultato di questo esperimento sono le opere attualmente in mostra: un’installazione ambientale con sculture in ceramica, un wall-painting e una scultura con tronchi di legno che, in occasione dell’inaugurazione della mostra, è stata attivata dagli artisti nel corso di una performance. Il percorso espositivo si completa con una serie di dieci lastre in rame incise, Testi innesti: i pensieri riportati dagli artisti sulle lastre, espressi in inglese e in dialetto siciliano, per essere fruiti devono essere letti al contrario (si tratta di matrici): la visione ordinaria è invertita, rivelando, proprio come uno specchio, prospettive altre e inaspettate.

Mangano e van Roy ©Robert Goodman

Mangano e van Rooy ©Robert Goodman

IN SICILIA LA MOSTRA PARTECIPATIVA DI MANGANO & VAN ROOY

Il taglio, l’innesto, il castello è un progetto realizzato nell’ambito della vittoria del bando PAC-Piano per l’Arte Contemporanea 2020 ‒ Linea committenza, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e rientra nella visione adottata dal museo di favorire il dialogo tra il territorio (e le sue peculiarità culturali e naturalistiche) e l’arte contemporanea. La mostra vede la collaborazione del Museo Naturalistico “F. Minà Palumbo” di Castelbuono, e si tratta di una “iniziativa partecipativa che ha coinvolto la comunità di Castelbuono, interessando la sfera ecologica e quella sociale”, sottolinea la direttrice del museo Laura Barreca, promuovendo e interpretando “l’identità del territorio attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, l’arte e l’artigianato”.
Nei mesi scorsi, infatti, sono stati realizzati laboratori per bambini, oltre a un incontro pubblico moderato da Maria Rosa Sossai, responsabile del Dipartimento Progetti Partecipativi del Museo Civico.

Desirée Maida

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

Scopri di più