L’artista Sissi racconta il suo mondo post-pandemico in mostra a Bologna
Si intitola “Trasguardi” la mostra di Sissi alla Galleria d'Arte Maggiore g.a.m. di Bologna. E mette in connessione materia e identità nel complesso mondo di oggi
La mostra di Sissi (Daniela Olivieri, Bologna, 1977) si sviluppa nelle sale della Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. di Bologna come naturale estensione dei nostri smartphone. Entrati nella grande sala si ha come l’impressione di essere osservati. Volti sconosciuti, facce curiose e incuriosite dalla nostra presenza ci accolgono, si sporgono, alcuni per venirci incontro. Facile, in questa atmosfera soffusa, ricordare gli anni appena trascorsi, anni in cui lezioni, riunioni e conferenze si sono svolti online, nella rete. Ciascuno di noi, attore e spettatore al contempo, pronto a studiare la migliore inquadratura e a scrutare con attenzione ciò che sta oltre le spalle degli altri.
LA MOSTRA DI SISSI A BOLOGNA
“Con il titolo della mostra ‘Trasguardi’ ho creato una parola che porta sullo stesso rigo la trama e lo sguardo, una pulsione perpetua nell’essere e nel tessere”, spiega l’artista.
Nelle opere di Sissi, i fili di cotone e poliestere si intrecciano e si annodano tra loro, trame tese e sorrette da telai ossei, realizzati in ceramica bianca opaca, parte integrante del lavoro. Il telaio è struttura, cornice, inquadratura. In questo continuo rimando tra analogico e digitale, l’arte di Sissi restituisce l’immagine contemporanea di un mondo post pandemia in continua espansione e trasformazione. L’artista procede nella sua ricerca Anato-Mia, proponendo un lavoro introspettivo, di riflessione sulla molteplicità delle nostre identità. Una mostra da vedere, per aggiungere un nuovo tassello alla scoperta dell’artista e della sua opera.
Laura Bonora
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