Il Museo delle Illusioni arriva a Roma: ambienti immersivi tra percezione e scienza
I visitatori potranno sfidare le leggi della gravità, giocare con le illusioni ottiche, ingannare i propri sensi e vedere la scomposizione della propria ombra. E non mancano gli ambienti per scattarsi foto super “instagrammabili”
Ha aperto a Roma il Museo delle Illusioni, realtà che prosegue il successo dei “musei del divertimento”, di forte stampo interattivo e esperienziale, come già accaduto per il Balloon Museum e il Museum of Dreamers a Milano. Anche per il nuovo museo di Via Merulana 17, il visitatore è invitato a muoversi, interagire, sperimentare, toccare, ma soprattutto di accedere al percorso munito di smartphone e non perdere l’occasione di scattarsi foto perfette da postare sui social.
IL MUSEO DELLE ILLUSIONI A ROMA
Nato nel 2015 a Zagabria, il Museo delle Illusioni è stato concepito originariamente come un progetto unico che si è poi deciso di esportare a livello internazionale data la grande capacità di coinvolgere un pubblico trasversale. Roma rappresenta quindi la 38esima città di approdo dopo Dubai, Chicago, Parigi, New York, Toronto, Milano e altre. Un’esperienza considerata sia di svago che educativa, composta da più di 70 attrazioni divise in stanze e ambienti, che riguardano la scienza, in particolare la fisica e la psicologia. Al Museo delle Illusioni è possibile giocare con la propria immagine nella stanza degli specchi, sentirsi privi di confini nella stanza dell’infinito, resistere e sfidare le leggi della gravità, provare ad indovinare le dimensioni di alcuni oggetti e scattare foto a effetto. È possibile osservare la collezione di ologrammi e, solo nella sede di Roma, entrare anche nella stanza della simmetria e la stanza RGB che gioca con luci, suoni, colori e forme. “Il Museo delle Illusioni vuole stimolare la riflessione: il nostro occhio è imperfetto così come il nostro cervello”, spiegano gli organizzatori. “Questo museo consente di capire quanto ci si può divertire quando gli occhi, e soprattutto la nostra mente, vedono qualcosa d’impossibile nella realtà. È un’attrazione unica nel suo genere e vuole spronare i giovani ad andare oltre le proprie convinzioni riportando tale esperienza anche nella loro vita quotidiana”.
Giulia Ronchi
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