Palma e Casa Gramsci. Piazza Carlina a Torino si riempie di spazi creativi

Il negozio di piante dell’artista Gabriele De Santis e la stanza-opera di Alfredo Jaar hanno aperto a Torino a pochi mesi di distanza nei pressi di piazza Carlina, ma è durante i giorni di Artissima che hanno fatto il loro debutto ufficiale con delle mostre

Hanno aperto a Torino a pochi mesi di distanza l’uno dall’altra nei pressi dell’elegante piazza Carlina, ma è in questi giorni frenetici dell’art week torinese – capitanata da Artissima – che hanno fatto il loro debutto ufficiale. Stiamo parlando di Palma e di Casa Gramsci, due spazi culturali atipici che portano l’arte rispettivamente in un negozio di piante e in una stanza già di per sé installazione, ricavata nel complesso che oggi ospita un albergo della catena Nh, ma un tempo casa dello storico fondatore del Partito comunista.

Palma Torino, foto Claudia Giraud

Palma Torino, foto Claudia Giraud

PALMA: IL PROGETTO DI GABRIELE DE SANTIS A TORINO

Dopo Roma e poco prima di Milano, Palma ha aperto la sua sede anche a Torino a marzo di quest’anno. “È un’opera d’arte mascherata da negozio di piante che si muove su entrambi i fronti, quello botanico e quello artistico”, ha spiegato ad Artribune il suo ideatore, l’artista romano Gabriele De Santis, classe 1983 che, in occasione dell’inaugurazione ha offerto ai presenti un nuovo gusto di gelato della vicina Mara dei boschi realizzato in collaborazione con Palma. Lo spazio è un vero e proprio negozio dove si vendono piante tropicali, che prevede ogni sabato mattina (dalle ore 10 alle ore 11) un workshop molto informale per appassionati del mondo vegetale, anche (e soprattutto senza pollice verde) per insegnargli a prendersene cura. Ora ospita fino al 3 dicembre la sua prima mostra, curata da Lorenzo Benedetti e Lilou Vidal: Plants do things… un progetto dell’artista canadese Zin Taylor che si evolverà nel tempo con la realizzazione di un poster; oggetti come vasi e mobili modellati con un vernacolo di strisce e punti; alcuni libri, sia scritti che presi in prestito; una storia (Plants do things, 2010); un programma radiofonico; e laboratori che informano sui vari modi di curare e propagare la vita delle piante.

CASA GRAMSCI: LA PRIMA MOSTRA A CURA DI LUNETTA11

Grazie a un progetto congiunto di Nh Collection Torino Piazza Carlina, Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci e con la partecipazione di Lunetta 11, a giugno ha aperto per pochissimi giorni la stanza-installazione artistica di Alfredo Jaar che ora ospita fino al 4 dicembre la sua prima mostra. Si tratta di Popolo Nuovo, una collettiva che raduna una serie di opere di artisti della scuderia della Galleria Niccoli di Prato in dialogo con lo spazio. Ciò che li accomuna è l’uso di materiali industriali, naturali o manufatti, “brandelli di vita”, ci spiega Claudia Zunino di Lunetta11, “riassemblati attraverso tecniche di tensione e incastro, innesti e sovrapposizioni utopiche, ricercando nella presenza visiva dell’oggetto un significato originario, arcaico”. Alle pareti troviamo feticci d’albergo (1991) di Salvatore Scarpitta e Falcemartello (2000) di Nicus Lucà (sua la pregevole monografica nel booth di Niccoli a Flashback), ancora una riflessione politica su quanto resta oggi dei simboli novecenteschi, come è sua anche la bandiera Più o meno” (1997) sospesa in strada e il primo libro fossile Era Pistoi (1995), dedicato al gallerista Luciano Pistoi e al suo spirito granitico e libero. Infine, sul grande tavolo di Jaar, campeggia l’opera Da queste parti (2017) del giovane artista Edoardo Manzoni, fatta da polistirolo trasformato in una città in miniatura e accanto una scultura di CCH, un tubolare che richiama l’immagine di una spada medievale incastonata in un blocco di cemento: quindi spuntata e inoffensiva a simboleggiare la fine di tutte le ideologie. A conclusione di tutto il progetto editoriale di Casa Gramsci, Made in Popolo, un manifesto-omaggio all’attività pubblicistica torinese e nazionale di Antonio Gramsci. Questo numero, a cura dello storico dell’arte Leonardo T. Manera, il pubblico del vernissage ha potuto portarselo a casa.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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