Bansky vende 50 opere per fare beneficenza per l’Ucraina
Legacy of War Foundation è un ente di beneficenza internazionale che fornisce sostegno ai civili colpiti dal conflitto in Ucraina. Bansky lavora con loro per dare un aiuto, ovviamente tramite le sue opere
![Bansky vende 50 opere per fare beneficenza per l’Ucraina](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/12/i-graffiti-di-Banksy-su-un-muro-distrutto-a-Borodyanka-durante-linvasione-russa-dellUcraina.png)
Con un post Instagram sul suo profilo, Bansky annuncia la realizzazione di un numero di opere destinate ad aiutare la popolazione ucraina. Di che si tratta? Di 50 screenprint i cui provenienti andranno a favore delle vittime del conflitto ucraino.
“In Ucraina ho visto una squadra di Legacy of War entrare e fornire assistenza medica, riscaldamento, acqua e un volto amichevole ad alcune persone molto disperate in un edificio bombardato. Mi hanno anche prestato una delle loro ambulanze da cui lavorare, che si è trasformata si è rivelata estremamente utile quando una babushka arrabbiata mi ha trovato a dipingere sul suo edificio e ha chiamato la polizia. Sento che il minimo che dovrei fare è raccogliere abbastanza soldi per sostituire le targhe dell’ambulanza che ho utilizzato”, spiega Banksy.
![Bansky, Kiev 2022](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/12/Bansky-Kiev-2022.png)
Bansky, Kiev 2022
LE OPERE DI BANSKY CON LEGACY OF WAR FOUNDATION
Bansky creerà così 50 screenprint. Poiché il processo di produzione prevede che l’artista attacchi ogni stampa con un taglia-pizza affilato, ognuna risulterà unica e differirà leggermente dalle altre. Bansky si è proposto di coprire tutti i costi di produzione e realizzazione delle sue stampe.“Quindi” raccontano i collaboratori di Legacy of War Foundation “tutti i proventi della vendita andranno a finanziare le forniture per il nostro team nella zona di conflitto in Ucraina”. Ogni stampa è firmata e numerata da un’edizione di 50 e il costo è di 5000 sterline (più tasse). Le stampe vengono confezionate e accompagnate da una cornice di legno. Per diventare i nuovi proprietari di una di queste stampe è necessario registrarsi sul sito di Legacy of War Foundation nella sezione dedicata: c’è tempo fino a venerdì 16 dicembre. Ai fortunati collezionisti verranno inviati tramite mail i dettagli su come completare l’acquisto.
“Ho fatto 50 di questi screenprint e tutti i proventi andranno in Ucraina” racconta Bansky sui social, fiero di aver preso parte agli aiuti per il paese che continua a trovarsi in grande difficoltà.
![Bansky, screenprint](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/12/Bansky-screenprint-1.png)
Bansky, screenprint
L’ARTE PER E CON L’UCRAINA
Non è la prima volta che l’artista interviene per l’Ucraina: è infatti recente la sua conferma in merito alla realizzazione delle opere che erano d’un tratto comparse nella città di Borodjanka, Oblast di Kiev, e poi anche nella capitale e nel sobborgo ucraino di Irpin.
Banksy ha confermato sui suoi canali social di essere stato proprio lui l’artefice dei sette murales sparsi nelle varie località dell’Ucraina, scegliendo proprio i luoghi più colpiti dai bombardamenti.
L’artista non è il primo ad essersi speso e ad aver preso una posizione di supporto rispetto alla popolazione ucraina: ci ricordiamo di quando Elena Kovalskaya, direttrice del teatro Vsevolod Meyerhold di Mosca aveva deciso di dare le dimissioni in segno di protesta per quanto stava accadendo nel suo paese e di quando La Scala di Milano ha chiesto al Direttore d’orchestra russo Valery Gergiev di prendere una posizione politica palese rispetto al suo presidente Putin. Senza dubbio il mondo dell’arte e della cultura ha preso posizione rispetto al conflitto Russo-Ucraino e gli aiuti sono stati numerosi. L’unica speranza ad oggi è che tutto questo un giorno non serva più.
Gloria Vergani
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