Galleria Continua presenta a Cuba la mostra di Michelangelo Pistoletto e Yoan Capote
Con Galleria Continua Michelangelo Pistoletto torna a Cuba, in una mostra che lo vede al centro di un dialogo all’artista cubano Yoan Capote
Dopo la significativa performance con le barche dei pescatori nel mare di Cuba, la grande mostra ospitata nel 2016 dal Museo Nazionale di Belle Arti, e altre imprese nel contesto socio-culturale e artistico cubano, Michelangelo Pistoletto torna con Galleria Continua a L’Avana. Lo fa per riformulare alcuni temi del suo lavoro, questa volta aprendo un dialogo generazionale con Yoan Capote, per un confronto che sottolinea le affinità e i punti in comune dei due autori: “per loro l’arte non solo va oltre il campo dell’estetica ed entra nel campo dell’etica e delle idee, ma assume anche responsabilità reali e concrete in tutti gli ambiti della vita umana”, spiegano gli organizzatori della mostra.
MICHELANGELO PISTOLETTO IN “ESCALA HUMANA”, LA MOSTRA DI GALLERIA CONTINUA A CUBA
Escala Humana è il titolo dell’esposizione che, fino al 2 febbraio 2023, riunisce questi due artisti le cui rispettive pratiche coinvolgono l’arte, la realtà e l’individuo in un modo molto particolare. Per fruire al meglio della mostra, lo spettatore è chiamato ad abbandonare i canoni di lettura passiva degli oggetti e dell’ambiente per lasciarsi coinvolgere dalla potenza espressiva dello spazio e dei materiali usati al suo interno: qualsiasi cosa, trasformata dalla mente e dal calore umano, diventa poesia, energia, e acquisisce sempre un nuovo significato. Nel caso di Michelangelo Pistoletto, vengono presentati in mostra pezzi iconici della sua carriera, tra cui Caribbean Sea, Around the World, una serie di opere realizzate con i suoi specchi, e Love Difference, frase al neon rosso che spicca al secondo piano della galleria. All’interno della mostra si trova anche una delle sue opere più note, la Venere degli Stracci, realizzata nel 1967 e considerata un’opera emblematica per l’Arte Povera. La statua, che rappresenta un eterno ideale di bellezza, interagisce con una miriade di oggetti potenzialmente infiniti, gli stracci, che simboleggiano lo spreco e il degrado, ma anche il consumismo e l’emarginazione sociale.
YOAN CAPOTE IN DIALOGO CON MICHELANGELO PISTOLETTO IN “ESCALA HUMANA”
Allo stesso modo, si riscontra una sensibilità NeoPovera in gran parte dei lavori di Yoan Capote. Da sempre infatti l’artista utilizza materiali umili o industriali dai quali cerca di estrapolare il loro lato più espressivo: nelle sue opere, Capote analizza in modo viscerale il peso, la corrosione, la fragilità, l’equilibrio e l’esperienza tattile degli oggetti. Entrando in mostra, le prime opere che troviamo in dialogo sono This Space Does Not Exist (1967), uno dei dipinti a specchio di Pistoletto in cui lo spettatore, riflettendosi, modifica automaticamente ogni volta l’idea di prospettiva e di tempo presente. Anche Capote gioca con l’uso di specchi con Family Portrait (2022), opera in cui l’artista utilizza vecchi specchi di casa e le classiche foto di famiglia come riferimenti personali. Il titolo dell’opera inoltre allude al testo di una delle canzoni più emblematiche della generazione dell’artista cubano, Foto de familia di Carlos Varela. L’opera è stata pensata per questa mostra, ed è chiaramente ispirata all’uso dello specchio nell’opera di Pistoletto. Le opere dei due artisti si mescolano nello spazio, e invitano ad abbandonare l’esperienza individuale per approcciarsi a un’idea di empatia collettiva. L’arte diventa qui uno strumento sociale, un motore necessario per l’interazione e il dialogo.
Gloria Vergani
L’Avana // fino al 2 febbraio 2023
Michelangelo Pistoletto e Yoan Capote – Escala Humana
Galleria Continua
Rayo 108 entre Zanja y Dragones
Barrio Chino, Centro Habana, Cuba
https://www.galleriacontinua.com/
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