Tutta l’attualità della porcellana nella mostra di Sin-ying Cassandra Ho a Milano
La porcellana diventa una questione contemporanea nella mostra di Sin-ying Cassandra Ho alla Nilufar Gallery di Milano. Gettando un ponte fra passato e presente
Con Constructed realities: life beyond borders, mostra dell’artista ceramista e designer cinese Sin-ying Cassandra Ho, gli spazi della Nilufar Gallery in via della Spiga a Milano diventano uno scrigno, che ha il compito di custodire un’attenta selezione di porcellane. Sebbene questo materiale, caratterizzato da una lunga storia, possa richiamare alla mente un certo tipo di manufatto tradizionale, qui è declinato in forme contemporanee e sorprendenti, che non risentono del suo passato millenario. Lo spettatore si trova davanti vasi imponenti dai motivi floreali alternati a simboli contemporanei e piccole ampolle dalle forme curiose, dove campeggiano emblemi culturali sia occidentali che orientali.
LA MOSTRA DI SIN-YING CASSANDRA HO A MILANO
Le ceramiche di Ho possono essere definite equilibrati assemblaggi di opposti. L’artista – forte delle sue esperienze globali, che l’hanno portata dall’Oriente al Canada e successivamente negli Stati Uniti – fa coesistere nelle sue ceramiche draghi, peonie, fiori di ciliegio, codici finanziari e monete cinesi decorate con loghi di brand contemporanei; un Gesù che brandisce una chitarra elettrica condivide lo spazio con un Buddha, mentre John Lennon li guarda meditabondo. “Le mie composizioni riflettono sulle nostre vite quotidiane, piene di contrasti, contraddizioni e opposti. Tramite il mio immaginario, cerco sempre di restituire un senso di equilibrio, dal momento che tutti i miei concetti e le mie idee sono nati dal contrasto tra armonia e caos. Abitiamo in un mondo pieno di informazioni e stimoli visivi, che ci sfida ogni giorno. Il mio lavoro non è volto a definire chiaramente cosa è giusto e cosa è sbagliato, dal momento che questa è una interpretazione personale degli eventi esterni. Voglio presentare il mio lavoro come una narrativa riguardante le mie osservazioni e interpretazioni, nell’ottica serena delle immagini e nel tesoro della porcellana”, spiega Ho. “Il mondo iper-globalizzato in cui vivo mi ha sempre ispirata e motivata ad abbracciare la gioia e la tristezza che scaturiscono dagli eventi globali. Non sono mai delusa, poiché riesco a vedere l’armonia e l’equilibrio in queste situazioni. In quanto artista, è per me molto importante fare esperienza dell’immensa portata degli avvenimenti globali, attraverso i cuori e gli occhi dell’umanità”.
LA VISIONE CURATORIALE DI NINA YASHAR
La gallerista Nina Yashar, curatrice della mostra, ha commentato: “Ascolto e osservo con il mio istinto. Sono sempre stata attratta dai cuori coraggiosi, sia quelli rumorosi, che quelli quieti”. Constructed realities non fa eccezione: l’impegno a scandagliare la realtà attraverso i suoi aspetti sia contrastanti che armonici accomunano le visioni di Ho e della gallerista. In particolare, nelle creazioni dell’artista Yashar vede un’ottima rappresentazione della contemporaneità globalizzata: “Tutte le opere di Ho condividono una singolare combinazione di delicatezza e forza. Ad un primo sguardo sono oggetti attraenti e affascinanti, tuttavia, guardandoli più attentamente, è possibile apprezzare i numerosi riferimenti culturali che ha captato durante la sua carriera personale e professionale. Il modo in cui Ho traduce la tradizione della ceramica in una forma di arte contemporanea è alquanto impressionante; le sue opere sono allo stesso tempo silenziose e fragorose, e allo stesso tempo immagini di un’esperienza globale e personale. Ciò che mi ha attirato della sua pratica è la sua capacità di dare una forma a un dialogo che è spesso composto da contraddizioni”.
Eleonora Savorelli
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