Come parlano di sostenibilità gli artisti? Risponde una mostra al Centro Pecci di Prato
La mostra è l’atto conclusivo del concorso promosso da Alia Servizi Ambientali SpA, nato per invitare gli artisti under 28 a confrontarsi con la loro pratica con il tema della sostenibilità
Verte attorno al tema della sostenibilità e alle quattro “R” necessarie alla sua fattibilità – riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero – la mostra che fino al 9 gennaio 2023 è ospitata al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dal titolo Second Life: tutto torna, nata dal concorso promosso da Alia Servizi Ambientali SpA (società che gestisce i servizi ambientali della Regione Toscana) che invita artisti under 28 a confrontarsi attraverso la loro pratica con i concetti di sostenibilità, utilizzando materie di scarto per dare vita a nuove opere. Il concorso è giunto alla sua seconda edizione, e ha visto la partecipazione di circa cento artiste e artisti, di cui trenta selezionati per partecipare alla mostra Second Life: tutto torna che, dopo il Centro Pecci, toccherà altri luoghi della Toscana, ovvero il Cortile di Michelozzo all’interno di Palazzo Vecchio a Firenze (dal 14 gennaio al 13 febbraio), il cenacolo degli Agostiniani a Empoli (dal 6 al 26 marzo), il Palazzo senza Tempo a Peccioli (dal 15 giugno al 30 luglio) alla Evolve Maire Tecnimont Foundation a Roma e a Pistoia.
AL CENTRO PECCI DI PRATO LA MOSTRA “SECOND LIFE: TUTTO TORNA”
Le opere in mostra sono state realizzate utilizzando diversi materiali, tra foglie, pietre, ferro, acciaio, tessuto, plastica, oli, candele, pellicole, cenere e attraverso tecniche varie, per sottolineare come sia possibile concepire un futuro in cui tecnologia e sostenibilità possano convivere. Tra le trenta in mostra, sono state selezionati tre opere vincitrici del concorso: la prima classificata è Ordinare Senza Spostare di Caterina Dondi, serie di fotografie su carta dove l’artista ha immaginato di assecondare l’ambiente nel suo naturale processo di rovina; la seconda è Espositore di Luoghi di Giuseppe Raffaele, lavoro in tecnica mista in cui l’artista capovolge il concetto di cartolina, con la quale fa conoscere realtà dimenticate; il terzo è Curae di Giulia Pirri (classe 1994), il cui lavoro si concentra sull’importanza dell’attenzione nei confronti delle cose dimenticate o ritenute insignificanti. Sono state inoltre assegnate menzioni speciali, come quelle a Elisa Pietracito per Sotto lo stesso cielo, a Edoardo Sessa per la performance Homologation e a Siyang Jiang con l’opera If you want to live. Il main partner Evolve Maire Tecnimont Foundation ha selezionato per la menzione speciale l’opera di Federico Ferroni realizzata su lastre di ferro dal titolo Decay. Gli altri artisti partecipanti alla mostra sono Marco Agostini, Lisa Buffagni, Marta Caproni, Floriano Akele Castellanato, Marta Cecchetti, Francesca Colturani, Clarissa Falco, Ilaria Feoli, Federico Ferroni, Liliana Frusi, gruppo Hardchiteptur, Carmine Lo Regio, Celina Moscuzza, Francesca Panella, Valeria Robbe, Natalie Roman Pascale, Marco Rubbera, Lorenzo Scarpellini, Virginia Stevenin, Su Fei, Arianna Tabaro, Xiyu Guo e Zhao Zhenzhi.
IL CONCORSO E LA MOSTRA “SECOND LIFE: TUTTO TORNA”
“Le opere della prima edizione ci avevano stupito per quanto i temi proposti fossero introiettati nelle nuove generazioni; questo atteggiamento è confermato anche oggi”, sottolinea il curatore della mostra Marco Meneguzzo. “Tra gli artisti la questione ambientale è vissuta in modo individuale piuttosto che sociale, le opere presentate mostrano attenzioni più intimiste che “politiche”, intendendo con quest’ultimo termine l’aspetto sociale e relazionale delle persone. L’attenzione alle “piccole cose” non può esistere senza un tempo rallentato che, coscientemente o no, sembra già un’indicazione di soluzione del problema”.
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