Artribune Podcast: Yuri Ancarani per Monologhi al telefono
Nell’intervista con Donatella Giordano l’artista racconta la propria ricerca, presentando i progetti che saranno in mostra a Bologna, in occasione di Arte Fiera, e al PAC di Milano
L’artista Yuri Ancarani è il protagonista del nuovo episodio di Monologhi al Telefono. Durante la lunga conversazione l’artista parla del suo lavoro definendo confini, criticità e strumenti: “sono principalmente interessato a fare ricerca”, spiega, “quindi a studiare dei nuovi modi di approcciarmi a quello che è il mio medium, l’immagine in movimento”.
SENZA TITOLO: IL LED WALL A BOLOGNA
Su un mega schermo collocato all’ingresso del Padiglione fieristico di Bologna Yuri Ancarani rappresenta un fenomeno che l’artista ha vissuto in prima persona a Venezia durante le riprese del suo ultimo film “Atlantide”, presentato in anteprima nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021: la marea. “All’interno c’è qualcosa di abbastanza incredibile che ho visto mentre giravo”, dichiara l’artista nel suo monologo. Su invito di Simone Menegoi l’artista immagina di estendere ancora una volta il paesaggio di una città ignota ai turisti e che è diventata la capitale di un mondo immaginario.
LA MOSTRA AL MAMBO DI BOLOGNA
Ed è proprio il territorio di Venezia il focus della personale dell’artista “Yuri Ancarani. Atlantide 2017 – 2023” al Museo d’Arte Moderna di Bologna, a cura di Lorenzo Balbi e main project di ART CITY Bologna 2023. Si tratta di una raccolta di materiali inediti che ricompongono un puzzle durato diversi anni, fatto di storie che si sovrappongono e situazioni intriganti: “Le ultime riprese che abbiamo fatto le abbiamo girate questo inverno quindi con più consapevolezza, cioè conoscevamo il luogo, il territorio, le persone”, rivela l’artista. Il paesaggio che nel film faceva da scenario a una storia di riti di passaggio adolescenziali in questa mostra diventa il protagonista di un nuovo racconto: “una seconda narrazione che mi rende più protagonista, che io ho vissuto personalmente e che è molto comprensibile se guardi la mostra”, continua.
LA MOSTRA AL PAC DI MILANO
La retrospettiva programmata al PAC di Milano nel mese di Marzo raccoglierà l’intera produzione dell’artista, dai primi video fino ai suoi ultimi lavori. Un’occasione unica per poter approfondire la sua ricca attività: “Non è facile vedere questi film, sono un po’ da cercare”. La mostra sarà realizzata in partnership con il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Ascolta “Yuri Ancarani – Monologhi al Telefono di Donatella Giordano” su Spreaker.
IL CINEMA DI YURI ANCARANI
Il lavoro di Ancarani sperimenta un linguaggio del tutto nuovo nel suo genere. Tra le pratiche messe in atto in fase di progettazione l’artista racconta che i suoi film nascono da situazioni sorprendenti: “cerco sempre di essere completamente impreparato per lasciarmi stupire”. Da sempre interessato a costruire un’opera filmica che si distacca dalle logiche della classica narrazione cinematografica, l’artista riferisce che se da una parte la sua videotape gli permette di lavorare in autonomia, dall’altra è interessato anche alle immagini in movimento che circolano sui socialnetwork: “per quanto possa essere povero di contenuto, dentro al mio mondo c’è anche una reel di Instagram”. Ripercorrendo la sua carriera l’artista parla anche del suo rapporto con Maurizio Cattelan iniziato con Toilet Paper. Insieme a lui ha realizzato un film “documentario” che ripercorre le mostre più importanti degli ultimi dieci anni: “è stata un’esperienza meravigliosa perché mi ha dato la possibilità di osservare un grande artista da vicino. Non si finisce mai di imparare, io sono un insegnante ma ho sempre dei maestri”.
Donatella Giordano
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