Casa dei Talenti è il progetto di Berlucchi per BergamoBrescia 2023
Il format creativo nasce nell’alveo dell’Academia Berlucchi, laboratorio di idee promosso dalla storica azienda vitivinicola di Franciacorta per valorizzare il territorio. Il primo progetto coinvolge l’artista Valerio Rocco Orlando, con la realizzazione partecipata di tre sculture luminose
Si attende il 20 gennaio per l’inaugurazione ufficiale dell’anno da “doppia” Capitale Italiana della Cultura di Bergamo e Brescia (anticipato da uno spot che ha fatto un po’ discutere). Nel frattempo si muovono gli attori del territorio che hanno scelto di investire sull’opportunità offerta da un evento di tale portata, restituendo a propria volta un contributo attivo alla programmazione culturale del 2023. Terra di storiche aziende vinicole, la Franciacorta è parte in causa del circuito di attività che animeranno i prossimi mesi, con progetti volti a porre l’accento sul patrimonio paesaggistico e umano che ha forgiato l’identità di una delle regioni vitivinicole più conosciute d’Italia.
LA CASA DEI TALENTI DI GUIDO BERLUCCHI
Per l’occasione, la cantina Guido Berlucchi propone il format Casa dei Talenti Berlucchi, che nasce nell’alveo dell’esperienza Academia Berlucchi, promossa già da tempo (la prima edizione del progetto data 2019) dalla famiglia Ziliani per offrire un punto di incontro a professionalità diverse, con l’obiettivo di riflettere sulla cura del territorio e stimolare l’innovazione. La nuova Casa dei Talenti è affidata alla curatela di Caroline Corbetta, già membro del Comitato Scientifico dell’Academia e curatrice molto attiva nel panorama dell’arte contemporanea italiana, che guiderà il format nella direzione di progetti culturali di rigenerazione del territorio franciacortino, coinvolgendo artisti e personalità vocate alla creatività. Corbetta affida la soddisfazione per questa partenza a un post che riassume e spiega il senso di un’operazione “dalle radici profonde”, resa possibile dell’esistenza di una fucina – l’Academia – che è “laboratorio di idee interno a una delle realtà vinicole italiane più solide”: “Ma cosa c’entra l’arte con le bollicine?! C’entra c’entra. C’entra prima di tutto la volontà comune, un’urgenza quasi, di fare le cose interrogandosi sul loro senso e sulla ricaduta che avranno sulle comunità di riferimento. Poi l’esigenza di fare (bene) per condividere con più persone possibili. Con la convinzione che il talento creativo sia un fattore di sviluppo collettivo”.
VITE OPEROSE. LE SCULTURE LUMINOSE DI VALERIO ROCCO ORLANDO
Con questa idea-manifesto, la prima produzione della Casa dei Talenti coinvolge Valerio Rocco Orlando (già al lavoro in passato nell’ambito della programmazione di una Capitale della Cultura, però su scala europea, con la scuola delle arti indipendenti A Sud dell’Immaginazione, presentata a Matera 2019, tutt’ora in fase di evoluzione come rete globale), qui ideatore di Vite Operose, una serie inedita di sculture di luce al neon sviluppata in collaborazione con la GAMeC di Bergamo e la Fondazione Brescia Musei. Il progetto partirà infatti dalla Franciacorta per svilupparsi, nel corso dell’anno, a Brescia e Bergamo, attraverso laboratori organizzati dall’artista, che coinvolgeranno tre diverse comunità del territorio per valorizzare la qualità delle relazioni e l’identità di zone in cui si intrecciano ruralità e urbanità, natura e cultura. Questo processo partecipato produrrà tre sculture luminose legate dal filo conduttore dell’operosità, che a partire da marzo 2023 saranno esposte in altrettanti luoghi emblematici: in Franciacorta, in prossimità della cantina della famiglia Ziliani, a Brescia e Bergamo in contesti individuati rispettivamente con Fondazione Brescia Musei e GAMeC. Anche la scelta del materiale non è casuale, e non solo per la consuetudine con il neon di Valerio Rocco Orlando, ma per la consonanza con il tema di BGBS 2023: La Città Illuminata. L’account Instagram @academia_berlucchi consentirà a chiunque di seguire il processo di ideazione delle sculture luminose, amplificando la dimensione di progetto partecipato e diffuso, in coerenza con il pensiero di Rocco Orlando, che da sempre valorizza l’aspetto relazionale (oltre che educativo, in qualità di docente di Drammaturgia multimediale all’Accademia di Brera e al Politecnico delle Arti di Bergamo) della pratica artistica, cercando il confronto e lo scambio di conoscenze alla pari e la fuoriuscita dai confini dell’arte per entrare nel quotidiano.
Livia Montagnoli
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