Geologia di un padre. La mostra di Irene Dionisio a Torino
Il rapporto padre-figlia è al centro della mostra di Irene Dionisio alla Galleria Moitre di Torino. Attraverso ricordi e testimonianze, l’artista si confronta con la figura paterna mettendo in scena un rituale terapeutico e liberatorio
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Il punto di partenza della mostra di Irene Dionisio (Torino, 1986) è l’esistenza di un lui, il primo, l’autentico, l’ingombrante, il riferimento, il precedente, il paragone: il padre.
Assecondando il naturale confronto con la figura paterna, Dionisio si inoltra nelle profondità geologiche di quell’uomo e ne esplora le molteplici sfaccettature.
Essere figli può diventare un’opera di scavo ed estrazione, una ricerca infinita per portare a galla le cicatrici, erosioni e stratificazioni depositate nel corso di una vita intera. E Dionisio lo fa come si attraversa un territorio, cartografando pazientemente ogni avvallamento, ogni antro e profondità, al fine di ricavare le coordinate per un intimo percorso di autoanalisi.
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Irene Dionisio, Geologia di un padre, dettaglio, 2022
LA MOSTRA DI IRENE DIONISIO DA MOITRE DI TORINO
Negli spazi di Galleria Moitre immagini, oggetti e ricordi provenienti dal repertorio biografico dell’artista diventano gli strumenti di uno psicodramma collettivo al quale anche i visitatori sono invitati a partecipare.
Sotto forma di video, installazioni e sculture, le opere di Dionisio compongono una mise en scène intima ed emotiva, e ci accompagnano verso la delicata risoluzione del suo percorso terapeutico: il superamento della relazione originale, rappresentato dalla simbolica uccisione del padre.
Geologia di un padre non è solo uno spaccato del vissuto familiare dell’artista, ma un’esplorazione condivisa che investe il rapporto con la figura paterna e il ruolo archetipico del genitore capace di far emergere interrogativi e sentimenti collettivi.
Attraverso una polifonia di forme e interpretazioni, la mostra della Galleria Moitre racconta il superamento di un lascito, quello del padre, che nessuno di noi può ignorare.
Barbara Ruperti
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