Il ritratto di un’epoca nella mostra di Aldo Grazzi a Venezia
La tecnica utilizzata da Aldo Grazzi è l'intreccio di perle. Nella galleria Marignana Arte ha portato opere realizzate in questo modo dal 1988 a oggi
La mostra Illusioni di Aldo Grazzi (Pomponesco, 1959), alla Marignana Arte di Venezia, racchiude alcune serie di lavori inclusi nel filone delle opere a intreccio di perle (dal 1988 a oggi), in questo caso perle di plastica, che manifestano un fare artistico di impronta eminentemente concettuale, pop e gestuale. Una gestualità che coniuga la rigorosa progettualità e precisione matematico-geometrica con l’inclinazione alla creatività e alla fantasia.
L’APERTURA DELLA MOSTRA ALLA MARIGNANA ARTE
A questo proposito sembra accoglierci, in ingresso, l’opera Uscito senza scopo nella nebbia, che riflette sulla condizione in cui ognuno di noi si ritrova conseguentemente alla propria nascita: inerme, inconsapevole e dotato di una serie di strumenti cognitivi di approccio al mondo che lo circonda, e che dovrà procurarsi di adoperare nel migliore dei modi.
IL SOLO SHOW A VENEZIA DI ALDO GRAZZI
Questa esposizione si configura come il ritratto di un’epoca – che sia riflessione personale interiore o indagine sociale – dalla seconda metà del Novecento a oggi. Passando dai Miti all’opera conclusiva Amore, vita e luce, che precede e racchiude significativamente il ciclo Aldilà sarà, prefigurando la disillusione, che si apre tuttavia a un’illuminazione spirituale e a un disvelamento in chiave ironica e dissacrante dell’esperienza.
Maria Palladino
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