I collage sentimentali di Dario Neira in mostra a Torino
Carnalità e contatto sono le fonti di ispirazione delle opere di Dario Neira in mostra negli spazi di Metroquadro a Torino

Assemblaggi epidermici, che senza soluzione di continuità raccontano una storia, un tessuto sia anatomico sia narrativo. Dario Neira (Torino, 1963) affronta il tema della carnalità e del contatto – inteso in senso amplio e non meramente sensoriale – con una delicatezza estrema, ricca però di muscolosa efficacia. E se l’equilibrio nei collage, solitamente, pare delegato alle forme degli oggetti frammentati, ritagliati e incollati, nelle opere di Neira la conciliazione ottica degli elementi è raggiunta con chirurgica consapevolezza di ogni dettaglio.
PAROLE NUDE, mostra a cura di Olga Gambari negli spazi di Metroquadro a Torino, ripercorre le migliaia di storie possibili che nascono o restano sospese dopo un contatto: “L’incontro, la conoscenza, la condivisione, l’amore e l’odio” – scrive Gambari – “non possono che passare per la pelle, perché la pelle è quella parte, corazza e vibrissa insieme, che entra realmente a contatto con l’altro, l’esterno, il fuori”.

Dario Neira, PAROLE NUDE, installation view at Metroquadro, Torino, 2023
LA MOSTRA DI DARIO NEIRA A TORINO
Le opere d’arte (figurative e letterarie) che hanno tramandato quella vicinanza fisica, riferita a differenti stati emotivi ‒ sacri, drammatici e sensuali ‒ nella colta rivisitazione di Neira diventano composizioni spesso strumentali, dedite alla trasmissione di messaggi evidenti, di slogan concreti e vitali; da qui il titolo, inequivocabile pur nelle sue molteplici accezioni – il verbo scevro di imposizioni convenzionali, ma amalgamato con lucida aderenza alla comprensione profonda del suo significato. Il percorso espositivo coincide allora con una mappatura, uno skinscape – su definizione di Gambari – cognitivo e sentimentale, che si estende e aderisce al paesaggio nella misura in cui, per raggiungere l’essenza delle cose, il tatto è uno degli espedienti che meglio rileva, rammenta e cataloga. Uno dei congegni più efficienti e coinvolgenti del corpo umano è celebrato con proporzioni e armonie perfette per uno spazio che accoglie la tecnica del collage in maniera peculiare – forse una possibile ‘firma’ che distingue la ricerca degli artisti più interessanti di Metroquadro e che si consiglia di approfondire con una visita in galleria.
Federica Maria Giallombardo

































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