Muore a 57 anni Vito Planeta, imprenditore vinicolo e mecenate siciliano
Tra i soci della cantina Planeta, esperto di comunicazione e grande appassionato d’arte, Vito Planeta è scomparso a seguito di una malattia. Ha contribuito al rilancio della cantina e alla promozione di importanti progetti culturali sul territorio siciliano, tra tutti la residenza d’artista “Viaggio in Sicilia”
È morto a 57 anni Vito Planeta, imprenditore e mecenate figlio del barone Gigi Planeta, produttore di vini della omonima cantina siciliana. Socio dell’azienda, insieme ai fratelli e ai cugini, Vito aveva contributo al suo rilancio coniugando innovazione e tradizione, oltre a riuscire a far sposare, con l’estro e l’intelligenza che lo contraddistinguevano, le sue più grandi passioni: l’arte e il vino. Il risultato di questo connubio è stato, tra i tanti, il progetto Viaggio in Sicilia, la residenza d’artista itinerante che vede artisti italiani e internazionali protagonisti, come moderni Goethe, di un viaggio alla scoperta dell’Isola avente come tappe cantine e vigneti Planeta, culminanti in mostre di restituzione spesso ospitate in luoghi solitamente non aperti all’arte contemporanea. I funerali di Vito Planeta saranno celebrati martedì 21 febbraio alle ore 10 presso la Chiesa di San Pietro e Paolo in Via Bentivegna a Palermo.
VITO PLANETA, UNA VITA TRA VINO E ARTE
Dopo un passato manageriale in Publitalia, Vito Planeta torna in Sicilia per collaborare con l’azienda di famiglia, di cui era socio. Negli anni la sua attività si è contraddistinta nella comunicazione e nella ideazione di eventi e progetti culturali, cifra questa che caratterizza la visione e la missione di Planeta: attiva sul territorio palermitano e siciliano per promuoverne le sue bellezze, con spirito mecenatistico mosso dalla passione per la cultura in tutte le sue forme, dall’arte al teatro, dalla letteratura alla musica. “Vito era l’anima di Viaggio in Sicilia, una personalità come la sua entrava in sintonia immediata con gli artisti”, racconta ad Artribune Valentina Bruschi, curatrice di Viaggio in Sicilia. “Con gli artisti Vito condivideva insieme questo viaggio di scoperta di una Sicilia inedita, e amava condividerla con loro, narrandola in maniera sempre brillante e colta”. Viaggio in Sicilia è una sorta di metafora del viaggio compiuto dalla famiglia Planeta sull’Isola, tra le cantine di Menfi, Vittoria, Noto, l’Etna, Capo Milazzo, un viaggio scandito dai tempi della vendemmia e della natura che trova così espressione attraverso i linguaggi dell’arte. Caratteristica di Viaggio in Sicilia è anche la scelta dei luoghi in cui presentare le mostre di restituzione della residenza, ulteriore occasione di confronto tra narrazioni e visioni differenti solo in apparenza: tra le più recenti, sono le esposizioni al Museo Salinas e a Palazzo Abatellis a Palermo.
“Da quindici anni lavoriamo a Viaggio in Sicilia, che adesso abbiamo strutturato come un progetto biennale: la residenza itinerante si svolge nell’autunno dell’anno pari, mentre la mostra di restituzione nell’estate dell’anno dispari”, ci raccontava Vito in questa intervista del 2019. “Il passaggio dalla cadenza annuale a quella biennale ci permette di pensare meglio ai progetti e di riflettere meglio su quello che vogliamo. I primi anni abbiamo lavorato con la Galleria Nuvole (con cui il progetto è nato), poi siamo passati a un lavoro di curatela: da tre edizioni a curare il progetto infatti è Valentina Bruschi. E la logica è proprio differente: abbiamo un anno di tempo per capire cosa vogliamo e per confrontarci, dove vogliamo andare e cosa vogliamo trasmettere, e a partire da queste nostre riflessioni Valentina ci propone un gruppo di artisti”. Tra le altre iniziative culturali promosse sono Santa Cecilia in musica nella tenuta di Noto, e Sciaranuova Festival, rassegna teatrale nella tenuta di Sciaranuova sull’Etna. “Sciaranuova Festival è uno degli appuntamenti che amiamo di più nell’ambito del palinsesto ‘Cultura per il territorio’ di Planeta”, spiegava Vito. “Per noi fare impresa in Sicilia è prima di tutto un fatto culturale: il vino è un veicolo di profondi significati e valori positivi legati alla terra e alla nostra famiglia; affiancare il teatro è un modo per condividere la nostra passione per la cultura e l’arte con il pubblico siciliano e non solo”.
VITO PLANETA E IL RAPPORTO CON GLI ARTISTI
Ciò che rendeva Vito Planeta un mecenate e un personaggio di cultura molto amato e stimato era il suo rapporto con gli artisti, basato non solo sullo scambio di idee e di visioni, ma anche su grandi amicizie, come quelle che lo legavano, tra tutti, ad artisti quali Vanessa Beecroft e Claire Fontaine. Questi ultimi sono stati protagonisti dell’ottava edizione di Viaggio in Sicilia, realizzando presso la tenuta Planeta di Sciaranuova a Passopisciaro, nel piccolo centro di Castiglione di Sicilia (CT), un’opera dedicata a Ettore Majorana. In quell’occasione, Vito Planeta ha raccontato ad Artribune il progetto e anche le intenzioni future di Viaggio in Sicilia: “vorremmo radicarci di più sul territorio, la nostra idea sarebbe quella di lasciare decidere agli artisti dove creare le opere e lì lasciarle. Con Viaggio in Sicilia siamo giunti a una fase ‘due’: da presentare le opere realizzate dagli artisti durante la residenza in uno spazio espositivo a ‘vi mostro la visione che un artista o un gruppo di artisti ha di un determinato luogo della Sicilia, e te la faccio vedere proprio in quel luogo. Per questa ultima edizione però abbiamo voluto cambiare la logica di ‘Viaggio in Sicilia’ per un progetto di tipo permanente, con un’installazione site specific nella nostra tenuta di Sciaranuova. E l’opera di Claire Fontaine rimarrà lì finché la Natura lo vorrà”. Un altro progetto che ha visto Planeta protagonista e “attivatore” di dinamiche culturali nel territorio è Radiceterna, a cura di Valentina Bruschi e Ignazio Mortellaro con il coordinamento artistico di Vittorio Rappa, che ha assistito alla realizzazione di una biblioteca permanente costruita grazie al sostegno di Planeta all’interno dell’edificio settecentesco del Calidarium dell’Orto Botanico, con una collezione di libri di case editrici nazionali e internazionali curata da Eveline Wüthrich– co-fondatrice e coordinatrice di I Never Read, Art Book Fair Basel, fiera indipendente del libro d’arte che si tiene ogni anno a Basilea durante Art Basel –, e la creazione di una project room per lo studio e la ricerca sui temi dell’Arte e della Natura. E ancora, le collaborazioni con Fondazione Merz, il Teatro Biondo di Palermo, tutte nate dalla grande passione di Vito Planeta e la sua famiglia per l’arte e la Sicilia.
Desirée Maida
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