Paciu Maison. Storia dell’opera d’arte abitabile in provincia di Bologna
Harry Baldissera è il giovanissimo artista eclettico fondatore di Paciu Maison. Un grande casolare nelle campagne bolognesi, uno studio artistico e un luogo di progettazione culturale in cui vengono organizzati workshop, performance e residenze d’artista. Una casa che è essa stessa una grande opera d’arte
La Paciu Maison è una casa-opera d’arte a Ponte Rizzoli, in provincia di Bologna. Ad abirarci è il suo fondatore, Harry Baldissera, giovanissimo artista che non vuole rivelare l’età. Si tratta di un luogo dedicato all’arte in ogni sua forma. Gli spazi sono dedicati a workshop, eventi, residenze d’artista e aprono al pubblico per concedere ai visitatori un’esperienza in questi luoghi insoliti e colorati. Costruita su più piani, ogni stanza, scala o corridoio è pensato per coinvolgere lo spettatore. L’edificio, pur mantenendo l’aspetto storico del casolare, acquista una nuova dimensione in cui lo spazio quotidiano si trasforma in arte.
“Ciò che sta alla fondazione di Paciu Maison è la ricerca nell’arte contemporanea, l’idea di poter indagare il mondo circostante attraverso l’occhio dell’arte. La Maison è arte e luogo di produzione artistica”, racconta Baldissera.
IL PROGETTO PACIU MAISON A PONTE RIZZOLI
Paciu Maison nasce come residenza d’artista del suo fondatore, che dal 2016 si trasferisce in questo spazio. Quattro anni dopo prende vita il progetto artistico che fa della casa un luogo eclettico aperto a tutti. Infatti Paciu Maison non lavora solo a progetti come mostre, performance o shooting fotografici ma collabora con realtà esterne come il Teatro delle Moline di Bologna con cui la casa ha lavorato ad esempio per la realizzazione della scenografia dello spettacolo L’autobiografia di Keith Richards, chitarrista e membro fondatore dei Rolling Stones. Di più: la dimora si presta come location al cinema come nel caso dello short film Truth, del regista Renato Giugliano. L’idea di Paciu Maison è proprio quella di semplificare il legame tra arte e vita, quasi come fossero un’unica cosa. La casa diventa un’opera d’arte viva, che è possibile visitare guidati dal proprietario che ogni weekend accoglie i visitatori.
LE STANZE DI PACIU MAISON
La Maison dà molte suggestioni visive. Le stanze, tra loro molto diverse, mantengono la propria funzionalità ma diventano grandi quadri senza cornice in cui lasciarsi trasportare dai colori e dalle forme. La casa vuole offrire un viaggio emozionale allo spettatore, con l’idea di aiutarlo a riconnettersi e a riscoprire il proprio mondo interiore. Gli spazi sono denominati sale, e ognuna ha un focus particolare. Si passa dalla Sala della maschera in cui si è circondati da giacche, foulard, cravatte e specchi, un luogo in cui si può decidere quale maschera indossare per quel giorno e che invita alla riflessione su questa tematica, fino ad arrivare alla Sala del convivio, uno spazio con un tavolo, un divano, molti libri e una macchina da scrivere: un luogo che invita alla condivisione di momenti e pensieri.
Gloria Vergani
www.bologna.emiliaromagnateatro.com
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati