Artisti da riscoprire: Alekos Fassianos in mostra a Milano
L’Antica Grecia e l’Impero bizantino rivivono nell’epoca contemporanea. Un viaggio nel passato grazie alle opere dell’artista greco Alekos Fassianos in mostra nella galleria milanese di Tommaso Calabro
“Sono stato un tempo fanciullo e fanciulla, albero, uccello e muto pesce nella profondità del mare”. La frase tratta dalle Purificazioni di Empedocle è l’incipit della mostra Fassianos, organizzata dalla galleria milanese Tommaso Calabro, sull’artista greco Alekos Fassianos (1935-2022). La citazione d’apertura rimanda all’Antica Grecia, grande ispirazione per Fassianos, ma anche alla sua arte trasversale. Infatti, nel corso della propria carriera, l’artista ha realizzato disegni, dipinti, così come opere di design in bronzo e legno.
L’esposizione celebra Fassianos dopo più di quarant’anni dalla mostra del 1976 organizzata dal famoso gallerista greco Alexander Iolas presso la galleria milanese Paolo Barozzi e si inserisce nel filone di ricerca su Iolas iniziato da Tommaso Calabro nel 2021 con la mostra Casa Iolas. Citofonare Vezzoli. La mostra coincide anche con l’apertura dell’Alekos Fassianos Museum di Atene.
Alekos Fassianos, Les hirondelles sont arrivées. Courtesy of Alekos Fassianos Estate
IL NUOVO MUSEO FASSIANOS AD ATENE
Aprirà in primavera, infatti, il nuovo Alekos Fassianos Museum ad Atene, nell’edificio della famiglia Fassianos, già sede dell’Alekos Fassianos Estate, ente non profit fondato nel 2020 dall’artista e dalla sua famiglia per preservare, proteggere e valorizzare le sue opere.
Costruito negli Anni Sessanta, l’edificio di famiglia è stato trasformato, durante gli Anni Novanta, in una Gesamtkunstwerk, un’opera d’arte totale, realizzata grazie alla collaborazione tra l’architetto Kyriakos Krokos e lo stesso Fassianos: un edificio modernista che s’inserisce bene nella conformazione architettonica di Atene. Una casa-museo che conserva la maggior parte delle opere di Fassianos, progettata in origine come spazio espositivo accessibile solo all’artista e ai suoi amici. Ora il museo si propone di aprire al pubblico con mostre, talk e un programma educativo per famiglie e bambini.
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Alekos Fassianos, Installation view, Galleria Tommaso Calabro, Milano, 2023, photo Riccardo Gasperoni
LA MOSTRA SU FASSIANOS ALLA GALLERIA TOMMASO CALABRO
Ma torniamo alla mostra a Milano. Sono esposti oltre quaranta dipinti e opere su carta, che ripercorrono la carriera dell’artista dagli Anni Sessanta alla sua morte, avvenuta nel 2022. In maggioranza disegni o dipinti che si caratterizzano per cromie intense e decise. Il blu, il rosso e l’oro sono i colori preponderanti nelle opere di Fassianos: non solo soggetti mitici ma anche uno stile dalla profonda identità che richiama appieno l’arte dell’Antica Grecia, mentre le decorazioni e i finimenti dorati ricordano l’epoca bizantina. Due facce d’una stessa medaglia, peculiari della storia greca e della formazione di Fassianos prima del suo trasferimento a Parigi. I suoi inconfondibili personaggi si distinguono anche per elementi fuori contesto: il lenzuolo a fiori, la bicicletta (soggetto sempre presente) di un blu intenso assorbita dalle figure o la firma dell’artista incisa nella sigaretta di un personaggio. Disegni naïf che rappresentano la realtà osservata da Fassianos, individui calati nell’aura di opere ellenistiche.
Nelle ultime due stanze, invece, alcuni pezzi di design: una serie di nove lampade a muro a forma di uccelli in bronzo, un tavolo rosso in legno e vetro che riprende la forma degli uccelli e un vaso in ceramica, il quale replica i volti dei personaggi di Fassianos. Ulteriore conferma, lo sconfinamento nel design industriale e nell’artigianato, di una ricerca completa e articolata per certi versi sorprendente e piuttosto inedita in Italia.
Camilla Elefante
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