A Milano la mostra sulle connessioni fra scienza e arte
Scienza e arte sono più simili di quanto possa sembrare. A dimostrarlo è il fisico, informatico e ricercatore Albert-László Barabási, che porta al MEET di Milano la sua riflessione sulla scienza delle reti
![A Milano la mostra sulle connessioni fra scienza e arte](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/©-BarabasiLab-Albert-Laszlo-Barabasi-Alexander-Gates-Alice-Grishchenko-Qing-Ke-Mauro-Martino-Onur-Varol-1024x640.jpg)
Nel suo libro La visione dall’interno (Blackwell Pub, 1993), Semir Zeki, scienziato pioniere della neuroestetica, afferma che, anche se inconsapevolmente, la maggior parte degli artisti, come Jackson Pollock, Lucio Fontana e Willem de Kooning, molto prima degli scienziati, hanno intuito organizzazione e funzionamento del cervello, soprattutto nelle aree legate alla percezione visiva e conseguentemente a quella estetica. Nell’ultimo decennio, gli studi scientifici hanno talvolta confermato e ampliato, talvolta confutato e avversato, tali intuizioni, aprendo dibattiti complessi e delineando un terreno comune su cui confrontarsi con la controparte artistica. I risultati – sia estetici sia scientifici ‒ sono strabilianti.
Ci sono però rare occasioni ed esempi sporadici in cui queste due anime, quella artistica e quella scientifica, co-esistono, co-abitano e co-creano nella stessa persona.
![© BarabásiLab “Art world Success”, 2018](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-BarabasiLab-Art-world-Success-2018-2.jpg)
© BarabásiLab “Art world Success”, 2018
SCIENZA E ARTE IN DIALOGO
Il neuroanatomista spagnolo Santiago Ramón y Cajal, che scoprì il modo in cui comunicano tra loro i neuroni ‒ gli elementi costitutivi del cervello, del midollo spinale e del sistema nervoso ‒, produsse centinaia di disegni a china e tempera in varie combinazioni che rappresentavano proprio il sistema nervoso, a oggi una delle più grandi illustrazioni scientifiche al mondo e, dal punto di vista estetico, un meraviglioso mondo interiore di varie forme: reti lineari, nodi irti e ramificazioni suggestive.
Leonardo da Vinci, il più grande di tutti gli artisti-scienziati, riteneva fermamente che l’arte, la scienza e la natura fossero strettamente interconnesse e potessero essere colte completamente solo attraverso la loro sintesi: fu proprio lui a produrre in maniera prolifica in entrambe le discipline e quanto ne derivò ‒ le sue incredibili scoperte scientifiche, insieme ai suoi capolavori pittorici – è storia.
![© Albert László Barabási, Linked. The new science of networks, Perseus Books Group, 2002](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-Albert-Laszlo-Barabasi-Linked.-The-new-science-of-networks-Perseus-Books-Group-2002.jpg)
© Albert László Barabási, Linked. The new science of networks, Perseus Books Group, 2002
LA MOSTRA DI ALBERT-LÁSZLÓ BARABÁSI AL MEET
Il MEET Center di Milano ospita nella sua Gallery Immersive Room la mostra a cura di Albert-László Barabási (Cârța, 1967), artista e scienziato ungherese, professore di Network Science presso la Northeastern University, presso il Dipartimento di Medicina della Harvard Medical School e anche a Budapest, presso l’Università Centrale Europea.
Albert-László Barabási è la perfetta dimostrazione della convinzione davinciana secondo cui “per sviluppare una mente completa è necessario studiare la scienza dell’arte e studiare l’arte della scienza. Imparare a vedere. Rendersi conto che ogni cosa è collegata a ogni altra”.
Attratto da un’ampia gamma di temi, dall’anatomia del cervello alla medicina delle reti, il lavoro di Barabási utilizza i metodi quantitativi della scienza delle reti, un argomento di studio di cui è stato pioniere e che ha portato alla scoperta delle reti senza scala, che aiutano a spiegare la genesi di numerose reti naturali, tecnologiche e sociali.
L’esposizione investiga, dal punto di vista estetico e attraverso le nuove tecnologie, la complessità visiva di tali reti, derivate dai dati raccolti in rete negli ultimi trent’anni di attività del suo team, il BarabásiLab: di particolare interesse la loro ridondanza e l’incredibile somiglianza che le avvicina, nei disegni e temi che ricreano, a dei pattern naturali – come i frattali –, consolidando la convinzione che le meraviglie naturali che ci circondano altro non sono che geometrie precise che si ripetono, progetti perfetti che fatichiamo a immaginare non realizzati da un software di grafica e Intelligenze Artificiali, utilizzati per l’analisi, la visualizzazione e la spiegazione dei dati dai laboratori scientifici di tutto il globo.
“Attraverso questa mappa” – spiega l’artista ‒ “ho capito per la prima volta che malattie completamente diverse, per le quali non solo ci rivolgiamo a medici diversi, ma andiamo in ospedali diversi per essere curati, sono tutte collegate a livello genetico e cellulare. È stato in questa mappa delle malattie che abbiamo iniziato a codificare le informazioni nella dimensione dei nodi”.
Marta Pizzolante
![© BarabásiLab, part of “Hidden Patterns” series, 2020](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-BarabasiLab-part-of-Hidden-Patterns-series-2020.jpg)
![© BarabásiLab (Albert László Barabási, Alexander Gates, Alice Grishchenko, Qing Ke, Mauro Martino, Onur Varol)](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-BarabasiLab-Albert-Laszlo-Barabasi-Alexander-Gates-Alice-Grishchenko-Qing-Ke-Mauro-Martino-Onur-Varol-768x480.jpg)
![© Albert László Barabási, Linked. The new science of networks, Perseus Books Group, 2002](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-Albert-Laszlo-Barabasi-Linked.-The-new-science-of-networks-Perseus-Books-Group-2002.jpg)
![© BarabásiLab “Art world Success”, 2018](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-BarabasiLab-Art-world-Success-2018-2-768x850.jpg)
![© BarabásiLab “Art world Success”, 2018](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-BarabasiLab-Art-world-Success-2018-768x960.jpeg)
![© BarabásiLab “Art world Success”, 2018](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-BarabasiLab-Art-world-Success-2018-768x768.jpg)
![© BarabásiLab “Fake News”, 2018](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-BarabasiLab-Fake-News-2018-768x768.jpg)
![© BarabásiLab “Interactum”, 2012](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-BarabasiLab-Interactum-2012-768x994.jpg)
![© BarabásiLab “Invasion”, 1995](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-BarabasiLab-Invasion-1995-768x828.jpg)
![© BarabásiLab “Success in Science”, 2016](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/03/%C2%A9-BarabasiLab-Success-in-Science-2016-768x965.jpg)
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