PassaggiAtina. La residenza per artisti do it yourself nel Lazio
Si chiama PassaggiAtina ed è coordinata dall’artista britannico Chris Simpson la residenza che prende forma, ogni estate, ad Atina. Unica regola: dialogare con la comunità locale
Coordinato dall’artista londinese Chris Simpson, ogni anno, ad agosto, un gruppo di creativi provenienti da tutta Europa partecipa alla residenza per artisti PassaggiAtina nel borgo di Atina in provincia di Frosinone. Per due settimane la storica cittadina della Valle di Comino, che vanta origini antichissime legate al culto del dio Saturno, diventa luogo di sperimentazione e scambio, artistico e umano.
In un sistema dell’arte competitivo, in cui accedere a opportunità di mobilità è molto difficile, gli artisti di PassaggiAtina organizzano una residenza con un modello DIY (do-it-yourself, fai da te), democratico e comunitario. Il progetto si sviluppa organicamente, senza un’istituzione che faccia da tramite, senza curatori, open call o processi di selezione, né età massima o portfolio da inoltrare, ma in contatto diretto con la città e i suoi abitanti.
Chris Simpson organizza e facilita ma non dirige. I partecipanti pagano una quota per l’alloggio e contribuiscono alla spesa comune secondo le capacità di ciascuno. Gli artisti definiscono obiettivi, programmi e regole di convivenza. Simpson chiede solo una cosa ai suoi fellow artist, che lascino l’ego a casa e si immergano in questa esperienza con la volontà di interagire responsabilmente con la comunità di Atina.
COME FUNZIONA LA RESIDENZA PASSEGGIATINA
Due settimane passano in fretta, ma ad Atina il tempo sembra moltiplicarsi nella organizzazione di eventi, performance, laboratori artistici gratuiti aperti a residenti e artisti locali, costruzione di spazi per stabilire relazioni attraverso la condivisione di un’esperienza creativa. “All’inizio c’era scetticismo” – racconta il sindaco Adolfo Valente ‒ “ma in fondo non c’è grande contrasto tra la storia antica e l’arte moderna, se alla base c’è la voglia di capire. Ci rende molto orgogliosi pensare che qualche opera fatta ad Atina possa poi viaggiare in tutto il mondo, portando con sé un po’ della nostra storia”.
Le opere create ad Atina infatti girano il mondo e ogni anno Simpson organizza una seconda mostra di PassaggiAtina a Londra, un’occasione per rincontrarsi, misurare i progetti di Atina con un pubblico nuovo e per cominciare a progettare la nuova residenza.
Dopo la prima edizione nel 2015 la residenza si è modificata sull’esperienza dei partecipanti e sulla risposta della città, nel tentativo costante di creare uno scambio significativo sia per gli uni che per gli altri. Ad Atina, gli artisti alloggiano e lavorano nel vecchio asilo, rimasto vuoto per tanti anni e ora gestito dalla Fondazione Asilo Beatrice. Ogni sera qualcuno si mette ai fornelli per preparare la cena che sarà consumata insieme sul terrazzo. Talvolta qualche atinese si aggiunge alla tavolata o porta in dono un piatto. L’ultima sera diventa un momento di festa. Si sente chiedere: “Tornate l’anno prossimo?”.
DIALOGO E COLLABORAZIONE AD ATINA
“Ogni anno nascono relazioni nuove, amicizie, amori” racconta ancora il sindaco “ma soprattutto gli artisti portano una celebrazione della bellezza e dell’immaginazione. Usano le chiese, la vecchia scuola, i vicoli del centro storico. Creano un’atmosfera di gioia e calore anche in zone della città in cui si va poco. Molti, incuriositi, chiedono cosa rappresentano le opere. C’è voglia di capire. Nelle loro opere c’è l’amore, la fratellanza, la pace, temi che condividiamo e ci uniscono”.
Nel corso delle edizioni 2017 e 2018, Natalia Jezova ha fotografato tutti gli abitanti di Atina. Un’opera monumentale che, post pandemia, assume un valore nuovo e che ha attirato tutta la città alla mostra di fine residenza nel cortile di Palazzo Visocchi.
PassaggiAtina propone un modello di residenza la cui accessibilità favorisce il ritorno di molti artisti che continuano i progetti e coltivano relazioni incominciate nelle precedenti edizioni. La combinazione tra artisti che ritornano e nuovi partecipanti è uno stimolo a cambiare costantemente e costruire un progetto di residenza rilevante e sostenibile nel lungo termine.
Cristiana Bottigella
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