A Napoli Dino Morra apre una nuova galleria negli spazi di Umberto di Marino
Il progetto di galleria fluida e diffusa mood|project diventa appendice sperimentale della nuova realtà nello spazio storico di via Alabardieri 1. A cominciare da un progetto collettivo di ampio respiro
“È un momento di grande importanza e responsabilità, un’emozione indescrivibile: è come ripartire da capo“. Così Dino Morra racconta ad Artribune di un nuovo capitolo che vede il progetto di galleria fluida e diffusa mood|project evolversi e diventare un’appendice sperimentale del nuovo spazio espositivo Dino Morra_Gallery. Ma non uno spazio qualunque: la nuova galleria, che porta il nome del suo fondatore, trova la propria sede nei locali storici di via Alabardieri 1 che hanno ospitato i progetti espositivi della storica galleria Umberto Di Marino con grandissimi artisti della scena nazionale ed internazionale.
LA NUOVA DINO MORRA GALLERY A NAPOLI
Quello in apertura il prossimo 11 maggio è “un progetto completamente diverso da quello di Umberto di Marino, anche se nei suoi vecchi spazi. Di Marino si è spostato in una nuova sede e io ho preso il suo posto. Sento un grande senso di responsabilità nel continuare il percorso di Umberto, la cui galleria è tra le più importanti e storiche napoletane“, dice ancora Morra. Il nuovo spazio vuole fare tesoro di quanto fatto con mood|project, assumendo però “un formato più classico e meno sperimentale, lavorando su temi e progetti curatoriali e sviluppandoli internamente alla galleria. L’obiettivo è quello di lavorare con artisti sia giovani sia con percorsi consolidati, che siano napoletani, italiani e stranieri“.
LA PRIMA MOSTRA DI DINO MORRA NEI NUOVI SPAZI
A inaugurare lo spazio è la collettiva Re_st_Art_2 con artisti scelti per confrontarsi e riflettere sull’evoluzione dell’arte informale ai giorni nostri: sono Adinolfi e Cicala, Federika Fumarola, Barbara Prenka, Sonia Riccio, Jochem Rotteveel, Mattia Varini. L’istanza dell’esposizione, visitabile fino all’11 giugno 2023, è quella di produrre “una disamina necessaria vista l’insorgenza delle recenti tendenze che vedono il ritorno del figurativo sulle scene del contemporaneo. Mentre nella prima edizione di Re_st_Art c’è stato un libero dialogo tra linguaggi eterogenei, gli artisti di questa nuova edizione hanno una visione comune, prevalentemente pittorica della “non forma”. I loro lavori sono proiettati verso la ricerca di una comunicazione della materia, attraverso una lettura personale ed intima dei valori sociali attuali“. Buon lavoro alla nuova galleria e al suo fondatore.
Giulia Giaume
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