Eva Frapiccini a Torino e la sua installazione che fa viaggiare nella coscienza e nei sogni
L’installazione sonora immersiva itinerante, che cattura i sogni di persone di tutto il mondo per trovare segni in comune è sperimentabile a Torino. Tappe poi a Napoli e a Genova
“Esiste un inconscio collettivo?”. È la domanda che si pone (e ci pone) l’artista Eva Frapiccini nella sua installazione sonora immersiva Dreamscape: giunta alla sua terza declinazione è ospitata dal 9 al 24 maggio al Polo del ‘900 di Torino, per spostarsi poi a Napoli e a Genova. È, infatti, da undici anni che l’artista raccoglie e registra all’interno di una capsula itinerante – la Dreams’ Time Capsule – il racconto dei sogni di migliaia di individui provenienti da tutto il mondo, facendo emergere – in occasione ad esempio del primo voto democratico in Egitto o subito dopo la Brexit – alcuni temi ricorrenti, parole chiave, archetipi.
LA DREAMS’ TIME CAPSULE DI EVA FRAPICINI
Nei diversi luoghi attraversati da Frapiccini, questa capsula ipertecnologica si presentava come una sorta di igloo realizzato con stoffa per paracaduti cucita a mano, resistente alle temperature più estreme, e illuminato da un sistema di led calibrati per ricreare un ambiente confortevole. Al suo interno ognuno doveva entrare in solitudine e predisporsi a un viaggio intimo, donando un proprio sogno. “Lo scopo dell’archiviazione era di realizzare un lavoro utopico, raggiungere le persone in diverse parti del mondo per registrare i loro sogni notturni, per capire se ci fossero delle immagini comuni, testando l’inconscio collettivo junghiano”, racconta l’artista. “Nel corso degli anni, durante votazioni storiche, pandemia e referendum nazionali, a questa chiamata hanno risposto più di 2300 persone che sono entrate nella struttura itinerante a Bogotà (Colombia), Il Cairo (Egitto), Stoccolma e Fittja (Svezia), Genova, Bergamo e Torino (Italia), Potsdam e Berlino (Germania), Sharjah e Dubai (Emirati Arabi), Manama (Bahrein), Riga (Lettonia), Wakefield (Regno Unito)”.
LE FASI DEL PROGETTO ITINERANTE DI EVA FRAPICCINI
Questo primo archivio dei sogni ha avuto una sua formalizzazione estetica nel 2022 con la mostra immersiva Dust of Dreams, con la capsula installata nel cortile maggiore di Palazzo Ducale a Genova, come parte di un più complesso apparato scenico con proiezioni e performance. Ora, alla videoinstallazione si è aggiunta una parte sonora immersiva, l’opera Dreamscape, che necessita della presenza del pubblico per essere attivata. “La multimedialità dei due progetti di Eva Frapiccini Dust of Dreams e Dreamscape, che abbiamo prodotto nel 2022 e nel 2023, ha trasportato la ricerca di AlbumArte su nuove tecnologie, nuove modalità e approcci diversi”, spiega Cristina Cobianchi, Presidente dell’Associazione AlbumArte, “per esempio con la danza contemporanea, le programmazioni teatrali, i festival di danza, di performance e del suono; tutto questo ha arricchito notevolmente il suo raggio d’azione, mettendo in campo nuove dinamiche e nuove visioni, tutte molto stimolanti e instaurando rapporti proficui con nuove professionalità”.
Claudia Giraud
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