Sulla soglia del silenzio. La mostra di Minus.log a Moresco
Percepire l'impercettibile è la sfida proposta dal duo di artisti in un percorso ascendente che si sviluppa lungo la torre moresca alta 25 metri
Quanti scalini dobbiamo percorrere verso la trascendenza? La ricerca di Minus.log ‒ duo artistico attivo dal 2012 composto da Manuela Cappucci e Giustino Di Gregorio ‒ indaga forme essenziali e non luoghi eterei attraverso campiture di colore evanescenti e segni al limite del visibile.
Nella mostra al TOMAV di Moresco, Minus.log propone un percorso in ascesa che ben si accorda con l’architettura della torre eptagonale del borgo. Sulla scia del sound design di Daniele Bogon, gli acquerelli si rendono visibili a un occhio che ama l’attesa prima dell’incontro e affiorano nella forma di spazi suggellati da una linea d’orizzonte.
LA MOSTRA DI MINUS.LOG A MORESCO
Il punto di vista cambia, ma l’essenzialità di paesaggi che si trasformano in ciò che il curatore Antonello Tolve definisce “luoghi di riflessione e di dislocazione” permane: un minimalismo capace di sovvertire le umane coordinate dello spazio conosciuto per accompagnarci verso luoghi interstiziali e intimi sulla soglia del riconoscibile, utopie all’interno dell’eterotopia della turris magna di Moresco, dove il silenzio e il vuoto sono comunicazione e cura. Al climax della mostra ‒ il culmine della fortificazione illuminato da a un oculo ‒, due installazioni minimaliste come numi tutelari della torre ‒ e della nostra ascesa ‒ rimettono in gioco l’equilibrio fino a ora patteggiato accennando a movimenti di dislocazione mentale e fisica.
Martina Lolli
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