Stefano Arienti a Villa Carlotta. Opere disegnate con la luce sul Lago di Como
Ci si può imbattere in quasi 40 opere inedite del grande artista italiano che da anni è autore di disegni con un tema comune: l’ombra proiettata dal Sole nelle diverse ore del giorno
Attraversare le stanze e i viali di una dimora storica sul Lago di Como e imbattersi in opere d’arte contemporanea. È quello che succederà a partire dal 13 maggio (per proseguire fino al 10 settembre) con la mostra di Stefano Arienti, dal titolo Quadrante solare, a Villa Carlotta. Una sede celebre sia per le raccolte d’arte conservate al suo interno, sia per il vasto giardino botanico che la circonda, parte del circuito Grandi Giardini Italiani. Un’occasione imperdibile, perché mette gli spazi e la collezione del museo, con opere di Antonio Canova e Berthel Thorvaldsen, in dialogo con un nuovo corpus tratto dalla serie delle Meridiane dell’artista di Asola, nato nel 1961, ma residente a Milano dal 1980. La mostra, a cura di Fulvio Chimento in collaborazione con Carlotta Minarelli, è organizzata dall’Ente Villa Carlotta con il supporto di Associazione Controcorrente e coinvolge gli ambienti del Museo e del Giardino Botanico di Villa Carlotta, presentando quasi quaranta opere, molte delle quali inedite.
LE MERIDIANE DI STEFANO ARIENTI
Da diversi anni l’artista è autore di disegni che hanno per tema e per guida l’ombra proiettata dal Sole nelle diverse ore del giorno, come ci spiegava lui stesso nel 2012 in occasione della prima mostra dedicata a Villa Croce a Genova: “letteralmente seguo l’ombra che l’infisso della finestra proietta sul tavolo che le sta davanti, sia nella mia abitazione, nel pomeriggio (finestra ad ovest) che nel mio studio, la mattina (finestra ad est con infisso a graticcio). C’è un minimo di quattro linee diritte da seguire o molte di più con l’infisso a grata. Nel tempo che scelgo e ricalco le forme disegnate dalla luce, il sole si è già spostato quel tot che permette di disegnare le stesse linee in una nuova posizione sfalsata. Così procede questo disegno astratto così dinamico perché è il risultato di un processo naturale: quando arriva una nuvola, ho anche delle belle pause”.
LE OPERE DI STEFANO ARIENTI A VILLA CARLOTTA SUL LAGO DI COMO
Ora questi temi approdano a Villa Carlotta, assumendo una connotazione ambientale: nelle fasi di studio di Quadrante solare, Arienti ha eseguito dei sopralluoghi nelle diverse stagioni dell’anno, occasioni che gli hanno permesso di cogliere i mutamenti legati al contesto naturale. Alcune installazioni sono collocate nelle zone di maggiore passaggio del giardino, innescando un dialogo con le fioriture presenti nel parco, tra cui spiccano i colori di azalee, camelie e rododendri; oppure nelle sue aree meno battute per offrire una visione inedita sul parco e sul Lago di Como. Ne sono un esempio le Alghe, in corrispondenza della Fontana dei Nani: formate da ritagli ottenuti con materiale plastico, assumono l’aspetto di organismi vegetali filiformi, che scendendo dalla fontana assecondano il movimento delle piante. Nelle collezioni al piano terra del Museo di Villa Carlotta sono presenti, invece, opere “storicizzate”: le Turbine, sculture realizzate attraverso minime piegature di carta stampata (giornali, fumetti, elenchi telefonici) a formare spirali di differenti dimensioni, sono collocate sul piano di appoggio di una specchiera nella Sala di Palamede, che accoglie la celebre scultura di Antonio Canova presente nelle collezioni di Villa Carlotta dal 1818.
Claudia Giraud
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