Residenze d’artista in azienda. L’esempio di Alice Ronchi
L’unione fra residenze d’artista e imprese funziona: lo dimostra il risultato della collaborazione fra Alice Ronchi e Tecnodinamica, azienda di polistirene espanso, nell’ambito del programma Ultravioletto, arte + impresa
Ultravioletto arte + impresa è un programma di residenze artistiche in azienda fondato nel 2021 da Sonia Belfiore, curatrice specializzata in management per diverse realtà artistiche, tra cui Artissima. Concepito durante la pandemia e avviato nel 2021, Ultravioletto si posiziona all’intersezione tra il mondo del business e quello dell’arte.
Il suo obiettivo è sostenere giovani artisti attivi sul territorio italiano attraverso produzioni strutturate, spesso difficili da sostenere da parte del singolo.
Gli artisti italiani infatti, soprattutto se emergenti, incontrano spesso difficoltà nel reperire fondi (soprattutto pubblici) per approfondire ricerca teorica e sperimentazione pratica. Dall’osservazione di questo contesto, Sonia Belfiore ha avuto l’idea di creare un programma di residenze in cui gli artisti trascorrono un breve periodo in un’azienda italiana, producendo due opere d’arte: una per sé e una per l’azienda ospite, che ha così la possibilità di mostrare il proprio know how a collaboratori interni ed esterni.
LE RESIDENZE IN AZIENDA DI ULTRAVIOLETTO
La residenza d’artista in azienda è una modalità di sperimentazione e produzione che ha preso piede in tutta Europa negli ultimi anni e sotto diverse forme, in quanto pratica virtuosa e proficua tanto per l’azienda che per l’artista.
Ultravioletto si distingue grazie a una linea progettuale con precise caratteristiche: il focus sui giovani artisti attivi in Italia, la durata della residenza – che si sviluppa in periodi brevi trascorsi in azienda ‒, la possibilità di utilizzare processi produttivi e materiali nuovi, oltre a quelli di scarto, in una visione ecosostenibile.
Il backstage della residenza è la fase più delicata: un lavoro sinergico in cui curatrice, artista e azienda progettano il percorso che porterà alla realizzazione dell’opera, dalla scelta dei materiali all’accompagnamento dell’artista nella filiera produttiva, per comprendere la lavorazione del materiale, fino alla produzione e alla presentazione dell’opera in azienda e al pubblico.
LA RESIDENZA DI ALICE RONCHI DA TECNODINAMICA
Dopo le residenze svoltesi nel 2021 e 2022 (Federico Cantale a VENETIAN GOLD, Giulia Poppi a Plastopiave, Nicole Colombo a Nord Resine, Caterina Morigi a Masutti Marmi), l’ultimo progetto realizzato vede protagonista Alice Ronchi (Ponte dell’Olio, 1989).
Tra ottobre 2022 e marzo 2023, l’artista è stata accolta negli spazi di Tecnodinamica s.r.l. (Treviso), un’azienda specializzata in macchine per la produzione e lavorazione di EPS (polistirene espanso), ossia un materiale dell’industria del packaging dotato di alte proprietà di isolamento termico e acustico, con cui Alice Ronchi ha sperimentato forme e idee per tre mesi.
L’OPERA “LOVE KEEPERS” DI ALICE RONCHI
L’opera nata da questa residenza si intitola Love Keepers. L’artista si è ispirata a un proprio disegno realizzato da bambina, i cui soggetti sono quelli dell’universo infantile: semplici elementi quotidiani della vita di un bambino come la casa, a raffigurare la famiglia, e la natura – una nuvola e un albero –, emblema della libertà.
In queste forme dalle tinte azzurro pastello, il polistirene si è trasformato in materia dei sogni, etereo e sospeso nell’immaginario comune del bambino che ognuno di noi è stato. Le dimensioni sproporzionate e le forme stilizzate sono accentuate dalla morbidezza che l’artista è riuscita a conferire ai soggetti, grazie alla sintonia creatasi con il materiale. Del polistirene Ronchi è riuscita a mettere in luce le caratteristiche chiave per questo progetto: la leggerezza estetica e il candore.
Il valore di Love Keepers per l’azienda è l’integrazione delle proprie tecnologie con la poetica dell’artista e la sua capacità di donare al materiale una nuova epidermide e una vita poetica al di fuori del contesto industriale, funzionando, quindi, come ponte tra il mondo dell’industria e quello dell’arte.
Lucia Longhi
https://www.ultravioletto.art/
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