Arte diffusa in Umbria con 90 artisti: Matteo Boetti lancia United Nations of Artists

Una serie di mostre invade luoghi iconici di Todi, Trevi, Narni e Acquasparta con tanti artisti locali e internazionali. Al centro, le dicotomie del nostro presente: tra globale e locale, reale e virtuale

Trent’anni di lavoro nel mondo dell’arte, e la creazione di una straordinaria rete di persone: è per celebrare questo traguardo che Matteo Boetti, poeta, curatore e direttore della galleria CollAge a Todi (e sì, anche figlio del grande Alighiero), inaugura un progetto d’arte diffuso per tutta l’Umbria intitolato (“poco modestamente“, ammette lui stesso) U.N.A. United Nations of Artists. Il programma prevede di portare progetti che commentino le dicotomie del nostro presente in luoghi iconici dislocati a Todi, Trevi, Narni e Acquasparta, cadenzando inaugurazioni da sabato 6 maggio fino a novembre 2023.

Matteo Boetti. Photo: Dino Pedriali

Matteo Boetti. Photo: Dino Pedriali

IL PROGETTO U.N.A. DI MATTEO BOETTI

A partecipare a questa “grande festa”, come ce la descrive lo stesso Boetti, è un folto gruppo di artisti noti ed emergenti, che indagherà sul presente attraverso dittologie oppositive (ma solo in apparenza) come “locale-globale” e “reale-virtuale” e il loro impatto in campo creativo. Tra i 90 partecipanti dell’indagine, che si gioca molto sul confronto generazionale, figurano grandissimi nomi e nuovi volti: sono tra gli altri Elisabetta Benassi, Paolo Canevari, Maurizio Cannavacciuolo, Bruno Ceccobelli, Marco Cingolani, Enzo Cucchi, Gianni Dessì, Alberto Di Fabio, Giuseppe Gallo, Massimo Kaufmann, Felice Levini, Miltos Manetas, Nunzio, Luigi Ontani, Luca Pancrazzi, Salvo e Marco Tirelli. Un gruppo eterogeneo che si interseca con naturalezza con le architetture variegate degli spazi scelti, tutti intimi e portatori di identità storiche ben definite: musei, palazzi storici, chiese sconsacrate, gallerie compongono le tappe di un itinerario che copre un arco di sette mesi nel cuore del centro Italia. È in questo tempo che si andrà a costruire con pittura, scultura, fotografia, video e installazione un côté di possibili risposte ai cambiamenti della contemporaneità, cogliendone le apparenti contraddizioni.

Dessì, Gallo, Schifano

Dessì, Gallo, Schifano

LA GENESI DI U.N.A.

Nell’ottobre del 1993, a 24 anni, aprii il mio primo spazio espositivo, Autori Messa, a pochi metri dal Pantheon. Quello spazio era stato per anni lo studio di mio padre, me lo lasciò alle prime avvisaglie di quel male che se lo portò via poco dopo. Da allora sono passati quasi 30 anni, altre sei gallerie tra Roma e Todi, 100 mostre con più di 200 artisti, oltre ai dischi rock, un docufilm/ con 45 artisti, i libri di poesia, una produzione di olio d’oliva, un allevamento di cavalli e il lavoro di perito in tribunale”. Così Matteo Boetti ci racconta la genesi del progetto che coinvolgerà l’Umbria per tutta l’estate, “scardinando ciò che ci si aspetta dagli artisti. Siamo tutti connessi, da coloro che abitano nel comune più isolato a quelli che tornano qui dall’altra parte del mondo. E ognuno interpreta diversamente il presente, mescolando media e tecniche: Cucchi porta un videogioco da proiettare, Nunzio ha lavorato con l’intarsiatrice Stella Parcus di Todi, ma brasiliana di nascita”.

Questa iniziativa è il mio modo di festeggiare questi 30 anni di lavoro, è il mio regalo a me stesso, la sintesi della poetica che ha caratterizzato la mia attività, l’architrave del taglio che mi ha reso nel mio piccolo riconoscibile”. Molti dei nomi coinvolti sono artisti con cui Boetti lavora da anni, scelti non solo secondo un criterio estetico e concettuale ma anche “un aspetto ludico che ho voluto privilegiare con amici artisti in grado di affrontare questo gioco e questa sfida”. Che grazie a una visione globale crea una nuova gerarchia delle emergenze, dice ancora Boetti: “Se le Nazioni Unite non riescono a risolvere guerre e fame, gli artisti possono invece avere successo. Sono queste le mie United Nations”.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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