A Lodi nove artisti riflettono sugli ex voto
Il pubblico diventa protagonista della mostra negli spazi dell’Associazione 21. A guidare il lavoro degli artisti è un rituale senza tempo come quello degli ex voto
La stagione espositiva dell’Associazione 21 di Lodi si chiude con la collettiva Ex Moto, a firma di Bianca Basile, curatrice catanese under trenta. In mostra le opere prendono forma dall’incontro tra artisti e pubblico, scardinando l’idea di un processo creativo che si esaurisce all’interno dell’atelier. La partecipazione dello spettatore consente agli artisti di far evolvere i propri lavori nell’arco temporale della rassegna.
LA MOSTRA EX MOTO A LODI
Il progetto prende le mosse da una riflessione sugli ex voto, invocazioni di guarigione rivolte al divino, siglate con il “Per Grazia Ricevuta” nel caso in cui la richiesta sia accolta. Così, Miriam Montani presenta Lacrimosa, trasformando la tunica della cipolla in una pelle condivisa su cui tatuare le cicatrici di ognuno, mentre con A mia immagine e somiglianza Alessio Barchitta offre a chi guarda una montagna di segatura perché vi interagisca, utilizzandola per disegnare sul pavimento la propria icona. Su tempo, trasformazione e relazione si concentrano le opere di Martino Santori, Noemi Mirata, Alessio Cerfeda, Raffaele Cirianni, Michela Zanini, Francesca Brugola, Nicola Biagetti. Al bell’oggetto “da salotto” si sostituiscono opere in movimento, come la generazione di artisti coinvolti, legata affettivamente al proprio retroterra culturale ma paradossalmente nomade. L’allestimento è coinvolgente e permette di spostare lo sguardo in modo fluido da un’opera all’altra. Da non perdere l’ultimo giorno di apertura, quando si compirà un rito artistico di trasmutazione collettiva.
Maria Chiara Cardini
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