Le folle scintillanti di Fabrizio Dusi in mostra a Milano

Non è tutto oro quel che luccica, ma non per questo è meno prezioso. Lo confermano le opere di Fabrizio Dusi che illuminano la mitica filiale di Banca Cesare Ponti Duomo

La Galleria BPER inaugura la sua prima mostra milanese presso la sede di Banca Cesare Ponti, affacciata su Piazza del Duomo. Invitando al dialogo i cittadini, Fabrizio Dusi (Sondrio, 1974) prorompe negli spazi ottocenteschi con le sue folle contemporanee. L’arte pop si accosta alle scrivanie d’ufficio. L’oro fittizio delle opere si riflette sullo storico bancone dei cambiavalute. Ossimori che estendono il loro significato ben al di fuori dei confini della banca.

Fabrizio Dusi, All that glitters is not gold, installation view at Banca Cesare Ponti (BPER Banca), Milano, 2023. Courtesy La Galleria BPER Banca. Photo Sofia Alberti

Fabrizio Dusi, All that glitters is not gold, installation view at Banca Cesare Ponti (BPER Banca), Milano, 2023. Courtesy La Galleria BPER Banca. Photo Sofia Alberti

LE FOLLE DI FABRIZIO DUSI IN MOSTRA NEGLI SPAZI DI BANCA PONTI

Nell’inaspettato contesto di Banca Ponti (acquisita di recente dal Gruppo BPER), la mostra curata da Giorgia Ligasacchi accende le vetrine e gli interni di luce e colore. Le folle soffocanti e incapaci di dialogare, cifra distintiva dell’artista, sollevano il tema della comunicazione e dell’ascolto. “Queste figure sono una sorta di avatar: sono l’uomo e la donna comuni, tutte con la bocca aperta, senza orecchie, per sottolineare la mancanza di comunicabilità”. Così Dusi introduce i suoi personaggi, a metà tra Keith Haring e Dubuffet. La scelta del luogo calza a pennello, come spiega l’artista: “Ho notato che in questa banca c’è un ambiente molto familiare. Lo definirei accogliente“.
La mostra, rivolta all’esterno (molte opere si affacciano sulla strada) quanto all’interno, è l’occasione per innescare un dialogo con i cittadini. Conferma Dusi: “Io sono per un’arte di strada, che esca dagli spazi, comunicando con i passanti distratti. Spero che la gente rallenti, e si fermi a guardare“.

Fabrizio Dusi, Classic Family for La Galleria BPER, 2023. Courtesy the artist

Fabrizio Dusi, Classic Family for La Galleria BPER, 2023. Courtesy the artist

LA MOSTRA ALL THAT GLITTERS IS NOT GOLD A MILANO

“Il titolo – ‘All that glitters is not gold’ – è nato pensando alla banca, ma con una certa ironia”, spiega l’artista. Citazione tratta dal Mercante di Venezia shakespeariano, dà il nome al neon dorato (2023) allestito accanto alla porta d’ingresso. Non è l’unico “oro apparente” che luccica come il prezioso metallo stipato nel caveau della banca. Tutte le opere in vetrina (Folle, 2023) sono acrilici e smalti su coperta isotermica. Materiale scintillante, simbolo di protezione, che riflette il panorama cittadino, come se le folle raffigurate ne facessero parte. “Cerco di fotografare ciò che vedo, per poi riprodurlo“. I soggetti in mostra sono davvero tratti dalla quotidianità. Dentro la banca e fuori.

Fabrizio Dusi, All that glitters is not gold, installation view at Banca Cesare Ponti (BPER Banca), Milano, 2023. Courtesy La Galleria BPER Banca. Photo Sofia Alberti

Fabrizio Dusi, All that glitters is not gold, installation view at Banca Cesare Ponti (BPER Banca), Milano, 2023. Courtesy La Galleria BPER Banca. Photo Sofia Alberti

L’ARTE DI FABRIZIO DUSI

Passando ai personaggi in ceramica (Bla Bla Bla, 2023; Classic Family, 2023), il focus è sui singoli individui, impegnati in vani tentativi comunicativi. Le loro parole al vento, bolle colorate che galleggiano senza trovare orecchie in ascolto, si intervallano alle scrivanie.
“Il mezzobusto si rifà al personale di banca, dal punto di vista dei clienti. Allo sportello, gli impiegati sono seduti, e si vede solo la parte superiore del corpo“. Così appaiono i componenti di ciascuna Classic Family: ciò che Dusi intende per ideale della famiglia contemporanea.
Tra le varie alternative, una è dedicata al gruppo bancario, Classic Family for La Galleria BPER (2023): i due colori dei loghi societari, blu per Banca Ponti e verde di BPER, identificano i personaggi in dialogo. È l’incontro tra le due banche, a cui auguro di dar vita a una comunicazione”. Con questo auspicio, indirizzato tanto alla banca quanto alla città, l’artista chiude il cerchio.

Emma Sedini

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Emma Sedini

Emma Sedini

Etrusca e milanese d'origine in parti uguali, vive e lavora tra Milano e Perugia. È laureata in economia e management per arte, cultura e comunicazione all'Università Bocconi, e lì frequenta tutt'ora il MS in Art Management. Nel frattempo, lavora in…

Scopri di più