Un viaggio nella vita degli altri. La mostra di Luca De Leva a Genova
Che cosa succederebbe se potessimo vivere per una settimana la vita di uno sconosciuto? A immaginare questa esperienza fuori dagli schemi è l’artista milanese in mostra da Pinksummer
“Noi non crediamo nella personalità”: così una voce distopica introduce Thyself Agency, l’agenzia di viaggi in vite altrui di Luca De Leva (Milano, 1986) in mostra a Genova presso Pinksummer.
A partire dal 2011, l’agenzia offre la possibilità di vivere per una settimana la vita di uno sconosciuto, fornendo un proprio identikit e riportando all’agenzia le impressioni sull’esperienza vissuta. A partire dai contributi raccolti nasce l’esposizione genovese, che si ambienta in un white cube dall’aspetto volutamente poco accogliente, in cui la presentazione metallica di Thyself Agency crea nel visitatore uno stato di trance, mentre sculture-trappole lo invitano a partire per lo scambio di vite: una valigia, un cappello malconcio, una trappola per topi che sorregge il materiale informativo dell’agenzia, biglietti da visita su cui legge “Sii faro a te stesso”. Sul fondo della sala campeggiano due enormi carte di identità di altrettanti soggetti che si sono sottoposti all’esperimento.
LA MOSTRA DI LUCA DE LEVA A GENOVA
Un’estetica da setta religiosa e dichiarazioni messianiche intorno alla vita umana lasciano posto a una mostra nella mostra. Oltre una tenda di pantaloni cuciti, in uno spazio raccolto, sette fotografie rielaborate a carboncino ritraggono la sorella dell’artista, affetta da un disturbo cognitivo che la fa vivere fuori dal tempo, come un oracolo casalingo, come scintilla di un mondo diverso, autentico.
Corinna Trucco
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