In Molise il Castello Civitacampomarano diventa un museo d’arte contemporanea
Opere d’arte contemporanea in una fortezza. In Molise il Castello di Civitacampomarano diventa un museo dedicato all’arte contemporanea e al legame con il territorio
Riqualificazione e tutela del territorio sono i focus attorno ai quali ruotano diversi progetti culturali italiani, tra cui il nuovo Museo Archeologico di Monteriggioni, vicino Siena, o ancora il nuovo Museo della Ceramica a Nuoro. Ora è il Molise a essere interessato da un’altra importante iniziativa in campo culturale, con il Castello di Civitacampomarano, fortezza probabilmente costruita nel XII secolo su una collina che si trova nell’omonimo borgo, e che oggi diventa un museo aperto al pubblico dallo scorso 19 luglio Il piccolo borgo in provincia di Campobasso non è nuovo ai linguaggi dell’arte contemporanea: basti pensare al CVTà Street Fest, festival internazionale di street art ideato da Alice Pasquini che ha contribuito alla valorizzazione e alla promozione del territorio di Civitacampomarano.
Il Castello di Civitacampomarano si trasforma in un museo d’arte contemporanea
Per la realizzazione del nuovo museo sono state utilizzate le risorse messe a disposizione dal Ministero della Cultura, grazie al Piano per l’arte contemporanea (PAC). Grazie a questi fondi infatti sono state acquisite opere d’arte del secondo Novecento italiano (e non solo) che sono concettualmente legate al Molise, tra cui i lavori di William Congdon (1912, Rhode Island-1998, Milano), Gino Marotta (1935, Campobasso-2012, Roma) e Titina Maselli (1924, Roma-2005, Roma). Le opere di questi tre artisti sono le protagoniste della prima esposizione all’interno del castello, con un progetto di allestimento coordinato e ideato da Pierangelo Izzo e curato da Susanne Meurer, Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio. L’Università degli studi del Molise è stata coinvolta per la collaborazione scientifica anche in riferimento alla futura implementazione della collezione. I curatori hanno deciso di lavorare sul legame che c’è tra il territorio e l’arte contemporanea: non a caso ad esempio Marotta è nato proprio a Campobasso, e Maselli era originaria di Pescolanciano, una cittadina a un’ora di distanza da Civitacampomarano.
Il nuovo museo del Castello di Civitacampomarano. Le parole del sindaco e del direttore
“Un ringraziamento va alla Direzione Regionale Musei Molise che pone in essere un ulteriore ed importante intervento di valorizzazione e potenziamento dell’attrattività del castello”, dichiara il sindaco di Civitacampomarano Paolo Manuele. “Il progetto del museo si integra pienamente nel disegno di contaminazione tra arte del passato e arte contemporanea, percorso che ha reso protagonista in questi anni Civitacampomarano a livello internazionale mediante gli interventi di arte pubblica del CVTà Street Fest”.
“La Direzione regionale Musei Molise per il Castello ha colto con sensibilità la trasformazione culturale in atto nel borgo e quasi in maniera naturale, nel momento in cui i tempi sono sembrati maturi, si sono avviate idee e progetti che potessero fare in modo di aumentare la capacità di questo luogo di essere ancora un centro di cultura e non solo di memoria. Il linguaggio dell’arte contemporanea è sembrato un modo corretto per contaminare gli spazi austeri del castello in maniera coerente con quanto sta avvenendo all’esterno di esso e completare l’offerta culturale in Molise con un museo di arte contemporanea statale, al momento non presente”, racconta il direttore del Castello Pierangelo Izzo.
Gloria Vergani
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