Come tu mi vuoi. La mostra ideata dalle giovani curatrici del corso di FMAV Modena
La mostra finale del Corso per curatori dell’immagine contemporanea della Scuola di alta formazione di Fondazione Modena Arti Visive è un’occasione per immergersi nelle sue collezioni
![Come tu mi vuoi. La mostra ideata dalle giovani curatrici del corso di FMAV Modena](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Barbara-Probst-Exposure-6a-N.Y.C.-Central-Park-06.04.01-244-p.m.-2001-Courtesy-dellartista-Collezione-Fondazione-di-Modena-–-FMAV.jpg)
Una mostra tutta ideata e curata da studenti, quella aperta a Modena fino al 20 agosto. La scuola in questione è quelladi alta formazione di Fondazione Modena Arti Visive, considerata un punto di riferimento nel panorama culturale italiano ed europeo, con una specializzazione in campo artistico e curatoriale. Dal 2011 la Scuola propone un modello di formazione innovativo, in circolarità e sinergia con le altre attività di FMAV Fondazione Modena Arti Visive, offrendo agli studenti l’opportunità di realizzare essi stessi delle mostre.
La mostra curata dalle studentesse del corso Curatori di Fmav
Come nel caso dell’esposizione Come tu mi vuoi, ideata dalla classe di ICON 2022 – Corso per curatori dell’immagine contemporanea della Scuola di alta formazione di FMAV, che, a conclusione del percorso formativo, ha avuto l’opportunità di confrontarsi con le opere dei grandi artisti delle prestigiose collezioni gestite e valorizzate da FMAV. Le giovani curatrici Federica Benedetti, Sara Carbone, Lucia Cavallo, Sibylle Ciarloni, Gabriella Esposito, Cristina Lanzafame, Beatrice Puddu, Chiara Spaggiari, Asia Tituri si sono fatte, così, ispirare dal titolo dell’opera teatrale scritta da Luigi Pirandello nel 1929 (che è anche il titolo della mostra), per indagare il senso delle relazioni che entrano in gioco in un’immagine tra soggetto rappresentato e autore che lo rappresenta. Il risultato? Un percorso attraverso opere fotografiche, video e disegni di vari artisti nazionali e internazionali selezionati dalla collezioni FMAV per l’occasione, che mettono in discussione la capacità di parlare di se stessi, cioè di essere meta immagini, svelandone il processo nascosto. Ecco le prime immagini.
![Cao Fei, My future is not a dream 05, 2006-2008, Courtesy dell’artista, Collezione Fondazione di Modena – FMAV](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Cao-Fei-My-future-is-not-a-dream-05-2006-2008-Courtesy-dellartista-Collezione-Fondazione-di-Modena-%E2%80%93-FMAV.jpg)
![Giulio Paolini, Senza titolo, 1984, Courtesy dell’artista, Collezione Galleria Civica del Comune di Modena, Raccolta del Disegno – FMAV](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Giulio-Paolini-Senza-titolo-1984-Courtesy-dellartista-Collezione-Galleria-Civica-del-Comune-di-Modena-Raccolta-del-Disegno-%E2%80%93-FMAV.jpg)
![Jonny Briggs, Comfort Object, 2012, Courtesy dell’artista, Collezione Fondazione di Modena – FMAV](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Jonny-Briggs-Comfort-Object-2012-Courtesy-dellartista-Collezione-Fondazione-di-Modena-%E2%80%93-FMAV.jpg)
![Lilly Lulay, Zeitreisende m1atrp09ro.jpg, dalla serie “Zeitreisende”, 2012, Courtesy dell’artista, Collezione Fondazione di Modena – FMAV](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Lilly-Lulay-Zeitreisende-m1atrp09ro.jpg-dalla-serie-Zeitreisende-2012-Courtesy-dellartista-Collezione-Fondazione-di-Modena-%E2%80%93-FMAV.jpg)
![Vivan Sundaram, Sisters Apart, dalla serie Re-Take of Amrita, 2001, Courtesy dell’artista & sepiaEYE, Collezione Fondazione di Modena – FMAV](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Vivan-Sundaram-Sisters-Apart-dalla-serie-Re-Take-of-Amrita-2001-Courtesy-dellartista-sepiaEYE-Collezione-Fondazione-di-Modena-%E2%80%93-FMAV.jpg)
![Gillian Wearing, Me as Talbot, 2013, Courtesy dell’artista, Collezione Fondazione di Modena – FMAV](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Gillian-Wearing-Me-as-Talbot-2013-Courtesy-dellartista-Collezione-Fondazione-di-Modena-%E2%80%93-FMAV.jpg)
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