La Manifesta 15 sarà a Barcellona: le novità pre-biennale
La rassegna si terrà nel 2024 ma già da ora si muovono nuove indagini focalizzate sul tema ambientale e sociale del territorio
![La Manifesta 15 sarà a Barcellona: le novità pre-biennale](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/INLAND-Campo-Adentro-©-INLAND-e1688975495489.png)
Manifesta 15 è la più famosa Biennale d’arte contemporanea itinerante. A ospitare la 15esima edizione della rassegna nel 2024 sarà la città di Barcellona, affiancata da altre dieci città metropolitane della Catalogna. Vi abbiamo raccontato qui i progetti e i focus della prossima edizione, che nella fase pre-biennale appena iniziata vede i partecipanti selezionati analizzare le questioni sociali e ambientali legate al territorio: il fiume Besòs, il delta del Llobregat e la catena montuosa del Collserola. Queste indagini, da realizzarsi in stretta collaborazione con esperti e comunità locali, porteranno a nuovi modi alternativi per richiamare l’attenzione sulla crisi climatica e individueranno alcune trasformazioni ecologiche e sociali della regione. L’idea è quella di creare una manifestazione che non si fermi al periodo della biennale, ma possa portare importanti cambiamenti a lungo termine sul territorio.
![Photo of a procession, Lara Schnitger © Joshua White](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Photo-of-a-procession-Lara-Schnitger-%C2%A9-Joshua-White-768x502.png)
![Parliament of Trees, 2022 © Elmo Vermijis](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Parliament-of-Trees-2022-%C2%A9-Elmo-Vermijis-768x504.png)
![INLAND Campo Adentro © INLAND](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/INLAND-Campo-Adentro-%C2%A9-INLAND-e1688975495489.png)
![Descubrir Ronda © Arquitectes de Capçalera](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Descubrir-Ronda-%C2%A9-Arquitectes-de-Capcalera-768x563.jpg)
![F-EEL, 2021 Sheng-Wen Lo & Yi-Fei Chen © Sheng-Wen Lo](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/F-EEL-2021-Sheng-Wen-Lo-Yi-Fei-Chen-%C2%A9-Sheng-Wen-Lo--768x512.jpg)
![The Way of Soil, 2021 © Elmo Vermijis](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/The-Way-of-Soil-2021-%C2%A9-Elmo-Vermijis-768x506.png)
![When Things Are Beings, Radio Slumber © Gert Jan van Rooij](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/When-Things-Are-Beings-Radio-Slumber-%C2%A9-Gert-Jan-van-Rooij-768x577.png)
![INLAND Campo Adentro © INLAND (1)](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/INLAND-Campo-Adentro-%C2%A9-INLAND-1-768x568.png)
![No ens cansarem, Anaïs Florin, 2023 © Bien Urbain](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/No-ens-cansarem-Anais-Florin-2023-%C2%A9-Bien-Urbain-768x512.png)
![Taller Fiesta como tierra comunal con Osias Yanov, 2022, MACBA. © Eva Carasol](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Taller-Fiesta-como-tierra-comunal-con-Osias-Yanov-2022-MACBA.-%C2%A9-Eva-Carasol-768x508.png)
![El rum-rum serà memorable 2020-2023, Massa Salvatge IVAM, Institut Valencià d'Art Modern](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/El-rum-rum-sera-memorable-2020-2023-Massa-Salvatge-IVAM-Institut-Valencia-dArt-Modern-768x547.png)
![On-Trade-Off: Charging Myths exhibition at Framer Framed, Amsterdam (NL), 2023 Exhibition overview © Maarten Nauw](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/On-Trade-Off-Charging-Myths-exhibition-at-Framer-Framed-Amsterdam-NL-2023-Exhibition-overview-%C2%A9-Maarten-Nauw-768x512.png)
![Photo of Anaïs Florin at work, 2023 © William Henrion](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2023/07/Photo-of-Anais-Florin-at-work-2023-%C2%A9-William-Henrion-768x509.png)
Manifesta 15 a Barcellona tra crisi climatica e trasformazioni sociali
Interdisciplinarietà, attivismo, ambiente, istruzione. Questi sono i temi a cui ruota intorno la fase di ricerca pre-biennale, i cui risultati serviranno come fondamento del quadro concettuale della biennale e saranno presentati nell’autunno del 2023. La ricerca, che prevede interventi simbolici che possano essere utili a lungo termine per le città ospitanti e le loro comunità, vede coinvolte non solo personalità del mondo artistico ma anche esperti nel campo della scienza, dell’architettura, dei diritti umani, dell’attivismo e della pedagogia.
Il collettivo On-Trade-Off sta lavorando sull’esplorazione del binomio che si crea tra innovazione tecnologica e risorse naturali, in collaborazione con Elmo Vermijs (Tilburg, 1982), artista che studia la connessione tra arte, design, architettura e paesaggio. Il collettivo Arquitectes de Capçalera si interroga sul tema architettura letto come strumento di trasformazione sociale. Un approccio femminista, concentrato sulla lotta per le uguaglianze e per i diritti è messo in scena da Lara Schnitger (Paesi Bassi, 1969), mentre la radio Slumber insieme al collettivo Massa Salvatge e all’artista Anaïs Florin (Francia, 1987) stanno lavorando su attività partecipative che possano aiutare le nuove generazioni in termini di benessere, consapevolezza, cura e istruzione, anche in un’ottica di rinnovamento educativo catalano. L’Ambasciata del Mare del Nord sta lavorando sulle tematiche ambientali e sull’ecosistema del territorio, mentre l’agenzia madrilena Inland sta lavorando su arte ed ecologia, agenti culturali e territorio agricolo. Il collettivo Diversorium, nato proprio a Barcellona nel 2018, si impegna nel racconto di un’auspicata uguaglianza sociale che viene letta come desiderio e soprattutto come urgente necessità. È così quindi che Manifesta si trasforma da biennale d’arte ad incubatore che non solo abbraccia tutte le discipline e si impegna per un cambiamento sociale ed ecologico, ma soprattutto spinge a vedere l’arte come potente mezzo di innovazione e cambiamento come del resto è avvenuto nella scorsa edizione in Kossovo.
Gloria Vergani
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