La galleria di Massimo De Carlo costruisce nuova fondazione per l’arte in Monferrato

Firmato il protocollo d'intesa per la creazione di una fondazione per l'arte nel territorio in Piemonte. Sarà il primo polo privato dedicato all'arte contemporanea nella provincia di Asti

È stato firmato il 12 luglio 2023 nella sede della Provincia di Asti il protocollo d’intesa che dà l’avvio, nero su bianco, alla nuova avventura di Massimo De Carlo. Il noto gallerista milanese – uno dei più importanti in Italia con tante sedi anche all’estero – aprirà a Belveglio in Monferrato una fondazione per l’arte contemporanea. Data immaginata? La fine del 2025. In un territorio particolarmente ricettivo e aperto agli incroci tra arte e turismo.

The Glover Group: A Los Angeles Story, 2023, veduta della mostra, Massimo De Carlo, Milano. Courtesy Courtesy Massimo De Carlo
The Glover Group: A Los Angeles Story, 2023, veduta della mostra, Massimo De Carlo, Milano. Courtesy Courtesy Massimo De Carlo

La Fondazione di Massimo De Carlo in Monferrato

Partner del re del sistema dell’arte contemporanea italiana saranno gli Enti pubblici del territorio in cui la fondazione troverà la sua casa: la Provincia di Asti, il Comune di Belveglio, la Comunità Collinare Val Tiglione e dintorni, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Questa nuova realtà diventerà a tutti gli effetti “il primo polo privato dedicato all’arte contemporanea nella provincia di Asti e offrirà un’esperienza culturale unica a tutti i suoi frequentatori”.

Sono felice e orgoglioso di firmare oggi un protocollo d’intesa che non solo renderà possibile la realizzazione di un nuovo polo per l’arte contemporanea ma che apre nuove prospettive istituzionali e culturali per la galleria che ho fondato nel 1987”, ha commentato Massimo De Carlo. “Con la fondazione che sto immaginando porteremo sul territorio le voci più interessanti del panorama dell’arte contemporanea internazionale in un contesto paesaggistico unico valorizzato da un approccio architettonico di grande rispetto pur nella sua monumentali”.

Massimo De Carlo, VSpace. Courtesy Massimo De Carlo
Massimo De Carlo, VSpace. Courtesy Massimo De Carlo

La sede della nuova fondazione di Massimo De Carlo

Già dichiarato Patrimonio Unesco, il Monferrato presenta delle caratteristiche uniche, secondo De Carlo, che lo ha scelto, dopo aver vagliato diverse possibilità. “Le ville venete o il Lago di Como sono state delle opzioni che ho preso in considerazione”, ci ha raccontato, “ma una serie di fattori paesaggistici, logistici e culturali mi hanno fatto infine propendere per Belveglio”. A cominciare anche dalla possibilità di concepirvi un edificio ex novo, che fosse adatto a ospitare i progetti della fondazione nel pieno rispetto del territorio. E proprio su un bricco di Belveglio si troverà la fondazione.

La firma del protocollo d'intesa per il nuovo spazio piemontese di Massimo De Carlo
La firma del protocollo d’intesa per il nuovo spazio piemontese di Massimo De Carlo

Il progetto della nuova fondazione per l’arte nel Monferrato

La casa della nuova fondazione sarà progettata dall’architetto Valerio Olgiati. Professore presso l’Accademia di Architettura Mendrisio all’Università della Svizzera italiana e progettista di numerosi edifici pubblici, sarà lui a realizzare sia il masterplan architettonico della fondazione che il suo edificio centrale: oltre 2000 mq di spazio per lo più ipogeo, per esposizioni e progetti da definirsi nel tempo e legati non esclusivamente alle arti visive. Con la possibilità di usufruire anche di superficie aggiuntiva all’esterno. E l’idea che questa partnership virtuosa tra un soggetto imprenditoriale privato e gli enti pubblici sia il punto di avvio anche per altri progetti diffusi sul territorio.

Massimo De Carlo. Courtesy Massimo De Carlo, Milan / London / Hong Kong. Foto: Pasquale Abbattista
Massimo De Carlo. Courtesy Massimo De Carlo, Milan / London / Hong Kong. Foto: Pasquale Abbattista

La collaborazione tra Massimo De Carlo e gli enti pubblici

La fondazione non punta infatti a essere soltanto un luogo dedicato a mostre temporanee, ma dovrebbe essere promotrice di progetti di residenze ad esempio, con spazi dedicati, e “volano per incentivare la collaborazione tra gli artisti e il territorio circostante”. Inoltre, per realizzare gli altri edifici di servizio della fondazione sarà indetto un concorso a inviti aperto alle giovani voci dell’architettura italiana, su cui arriveranno più dettagli nel prossimo futuro.

Entusiasta da subito il sindaco di Belveglio, Christian Vercelli, che ha commentato: “Siamo onorati di essere stati scelti per ospitare il nuovo punto di riferimento per l’arte contemporanea. Personalmente ritengo che il progetto porterà benefici all’intero territorio del Monferrato”. Il prossimo importante momento sarà intanto la posa della prima pietra della Fondazione e poi la messa a punto di una programmazione.

La galleria Massimo De Carlo

Fondata nel 1987 la galleria ha conquistato un ruolo di primo piano nella scena artistica e nel mercato dell’arte contemporanea contraddistinguendosi sin dall’inizio per scelte e strategie controcorrente. A cominciare dalla scommessa sugli artisti italiani da far scoprire all’estero e, all’inverso, su artisti internazionali o giovani al tempo e poco noti in Italia, come John Armleder, Olivier Mosset, Steven Parrino e Carsten Höller o Maurizio Cattelan, Cady Noland, Rudolf Stingel, Felix Gonzalez-Torres. Mettendo insieme una scuderia che ha ricevuto moltissimi riconoscimenti internazionali, rendendo la galleria oggi punto di riferimento per musei, istituzioni e collezionisti.

Cristina Masturzo

www.massimodecarlo.com

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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