Architettura e natura nelle utopie di Steven Holl in mostra a Milano
È un futuro incerto, di fragile coesistenza tra la nostra e le altre specie quello rappresentato nei disegni visionari del grande architetto americano. E ci sono degli inediti
“Solo affidando metà della superficie del pianeta alla natura possiamo sperare di salvaguardare la straordinaria varietà di forme di vita che lo compongono”. Le parole del biologo Edward Osborne Wilson risuonano nei disegni esposti in Half Earth, la nuova esposizione firmata dall’architetto Steven Holl (Bremerton, 1947).
La mostra di Steven Holl a Milano
Una narrazione di coesistenza alternativa tra la nostra e le altre specie, nella visione consapevole di un futuro incerto, fragile, cui si stagliano le mini-utopie del celebre architetto. Steven Holl torna a Milano, tra le pagine di Domus e sulle pareti dello spazio espositivo, con un capitolo inedito al pubblico, il suo masterplan per il Gran Sasso: il materiale esposto, visionario, applica il principio di Half Earth, in un progetto in cui all’uomo è riservato un spazio minimo, e alla natura la sua legittima supremazia. A completare il corpus, vi sono opere astratte ove l’architetto libera la sua poesia attraverso segni d’inchiostro deformati dall’acqua sorgiva del suo capanno su Round Lake: il simbolo del ricongiungimento armonico tra uomo e natura, necessario e salvifico.
Sophie Marie Piccoli
https://www.antoniajannone.it/mostre/half-earth
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