L’artista Alice Guareschi svela al MAN di Nuoro i segreti dell’Olympia di Parigi
Ultimi giorni per visitare il progetto espositivo “Je m’appelle Olympia” vincitore del bando PAC2021: Una “azione per luci di sala” dell’artista e filmmaker nel leggendario teatro parigino
Attivare un teatro senza alcuno spettacolo, suonarlo dal vivo, risvegliarne la memoria latente, la vita segreta sottratta allo sguardo dello spettatore. È questo il senso della performance di Alice Guareschi Je m’appelle Olympia che ha vinto il bando del Ministero della Cultura PAC2021. Una “azione per luci di sala” eseguita dall’artista e filmmaker, una volta sola, per un pubblico scelto di invitati, il 12 aprile 2012 all’Olympia Music Hall, iconico e leggendario teatro parigino, e immortalata immediatamente in una serie fotografica. “Quando mi sono ritrovata per la prima volta all’Olympia per un concerto, sono rimasta profondamente colpita dalla meraviglia silenziosa delle luci in relazione alla monumentalità in qualche modo romantica, segnata dal tempo e le sue storie, del teatro”, racconta Guareschi in merito alla sua esperienza che ha trasformato prima in azione poetica e poi in fotografia. “Il punto di partenza è un’immagine: quella di una coreografia luminosa che si attiva all’improvviso nello spazio vuoto della sala, in un momento della giornata in cui non è previsto nessuno spettacolo e il teatro riposa disabitato e silenzioso”.
I 16 scatti sono in mostra ancora per pochi giorni negli spazi della project room del MAN di Nuoro, con un allestimento che vede la serie di foto accanto allo spartito musicale punteggiato, sui righi, dai tempi dell’azione, dove presenze o pause delle luci si sostituiscono alle note musicali in una complessa polifonia. L’artista realizzerà inoltre un workshop sul tema della lettura dello spazio urbano, in chiusura di mostra dal 14 al 17 settembre. Ecco le immagini.
Redazione
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