Nuove opere d’arte pubblica nei sotterranei della Penn Station di New York

Colori, motivi geometrici e “terminal cosmici”. La famosa Penn Station di Manhattan cambia volto grazie ad un progetto di arte pubblica ideato dalla compagnia che gestisce la stazione

La Penn Station è – assieme a Grand Central – la più famosa stazione ferroviaria di Manhattan e si trova esattamente sotto all’arena del Madison Square Garden. Aperta per la prima volta nel 1910, la struttura originaria non era sotterranea. Succede però che, dalla fine degli anni Cinquanta, con l’incremento del traffico aereo, i costi della manutenzione della stazione diventano insostenibili e la Pennsylvania Rail Road – società ferroviaria che la gestiva – opta per un progetto diverso: la nuova struttura sarebbe stata di dimensioni più piccole e ubicata interamente nei livelli sotterranei. Nel 1960, quindi, viene aperta quella che è la stazione attuale. Negli anni Novanta viene rinnovata dalle tre società che la prendono in gestione, quali: la Amtrak, la Metropolitan Transportation Authority e la New Jersey Transit. Ad oggi, resta sempre aperto il dibattito sulla conservazione e la modernizzazione della struttura tra i cittadini newyorkesi e, nel frattempo, Amtrak continua a commissionare opere d’arte pubblica con il suo progetto Art at Amtrak, riempiendo gli spazi della stazione. 

Art at Amtrak. Le nuove installazioni d’arte pubblica alla Penn Station di New York

La compagnia ferroviaria nazionale Amtrak sta animando gli spazi nei sotterranei della stazione newyorkese con opere d’arte pubblica commissionate, a cui si aggiungono le due nuove installazioni di Shoshanna Weinberger (New Jersey, 1973) e David Rios Ferreira (New York, 1982). Si tratta di Get Carried Away, You Have the Right (2023) di Rios Ferreira, che ha realizzato un grande lavoro sulle pareti della piazza sotterranea e su quattro colonne al centro dello spazio. Colori accesi ed elementi dal sapore futuristico si mischiano a forme della tradizione indigena e a fonti (tra cui fumetti e immagini) che l’artista ha trovato negli archivi di Amtrak.

Traendo ispirazione dalla cultura caraibica, così come dalle pratiche spirituali indigene e africane, ho creato un’opera site-specific per Amtrak che trasforma la piazza in un terminale cosmico, influenzato dagli indigeni e dall’afro-futurismo”, racconta Rios Ferreira. Nell’atrio subito vicino, Shoshanna Weinberger ha realizzato Travelling Through Horizons (2023), un’installazione che porta il cielo sottoterra. Con sfumature di colori che vanno dall’arancione del primo mattino al blu della sera, il lavoro cromatico dell’artista gioca con motivi geometrici che vogliono evocare l’architettura della Grande Mela. “Insieme alle variazioni di colore del cielo, le strisce orizzontali e verticali sono correlate a numeri specifici di tempo misurato: 24 ore, 7 giorni, 12 mesi. I motivi a strisce bianche e nere creano un linguaggio visivo e una codifica che indica le linee di divisione sociale, ad esempio razza, classe e politica. I motivi geometrici fungono da metafore universali per confini e bandiere”, racconta Weinberger. Entrambe le opere sono state inaugurate all’inizio di agosto 2023, e resteranno visibili fino a gennaio 2024.

Art at Amtrak. Il progetto oltre la Penn Station di New York 

Pare che il progetto Art at Amtrak, ormai attivo dal 2021, stia superando i confini di Penn Station, trovando terreno fertile in altre stazioni di New York. La prima coinvolta, infatti, è la Union Station di Washington, dove debutta a settembre 2023 la prima commissione affidata all’artista Tim Doud (Stati Uniti, 1961). Si tratta di un’installazione di cui ancora si sa poco, e che rimarrà esposta fino all’inverno 2024. A questa si aggiunge anche la 30th Street Station di Filadelfia, come annunciato sul sito della compagnia. 

Gloria Vergani 

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