A Bergamo parte il cantiere per la nuova Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. In ottica di rigenerazione urbana
Nuova sede della GAMeC nel vecchio Palazzetto dello Sport riqualificato: pronta nel 2026 con spazi triplicati, un ristorante panoramico in terrazza e una piazza coperta da vivere in dialogo con quella esterna antistante
Sono partiti i lavori per la nuova sede della GAMeC a Bergamo, che troverà posto nel vecchio Palazzetto dello Sport riqualificato dallo studio C + S di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini in circa due anni di cantiere. Per la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo si prevedono spazi espositivi triplicati e interventi anche nello spazio urbano che circonda l’edificio per migliorarne l’accesso: il tutto per un investimento complessivo di 18 milioni di euro, di cui oltre 6,4 provenienti da un finanziamento PNRR nell’ambito del bando rigenerazione urbana. Intesa Sanpaolo, nell’ambito del proprio Progetto Cultura, contribuisce con 6 milioni di euro in modalità Art Bonus.
La nuova GAMeC nel Palazzetto dello Sport trasformato
“Il progetto di trasformazione dell’attuale Palazzetto dello Sport concretizza l’ambizione di fare della GAMeC un punto di riferimento di rilievo internazionale per l’arte moderna e contemporanea, dotandola di una sede funzionale tanto alle grandi esposizioni quanto a laboratori, convegni e attività didattiche”, spiega Giorgio Gori, sindaco di Bergamo. “Il progetto si avvale di un rilevante contributo di Intesa Sanpaolo, che ci preme ringraziare, e si iscrive nella più estesa qualificazione di un intero quadrante della città. Va quindi letto insieme alla rigenerazione della caserma Montelungo e dello Stadio, all’ampliamento del Parco Suardi e all’apertura al pubblico degli Orti di San Tomaso, con la ristrutturazione del Principe di Napoli e alla realizzazione di un percorso ciclo-pedonale che dal Sentierone arrivi appunto alla nuova GAMeC e all’Accademia Carrara: il tutto all’insegna della cultura e del tempo libero, come previsto dal PGT del 2010. Infine, io credo, che questo sia uno degli interventi salienti nell’ambito della Capitale Italiana della Cultura 2023, uno degli aspetti più significativi della legacy dell’anno speciale della nostra città”.
La struttura della nuova GAMeC: un esempio di rigenerazione urbana
È da anni che la GAMeC è alla ricerca di una nuova sede che le consenta di adeguarsi, a circa 32 anni dalla sua nascita, alle esigenze dell’oggi. Ora, parte finalmente il cantiere che trasformerà l’impianto sportivo, realizzato negli anni ’60 (quello nuovo sorgerà al posto del Palacreberg), per accogliere gli spazi del museo che passerà, così, dagli attuali 2.200 metri quadri a poco meno di 6mila metri quadri. Del vecchio Palazzetto dello Sport verrà mantenuta la pianta ellittica, mentre verranno demolite le tribune e sarà realizzata al suo interno una grande “lanterna” — che conterrà la parte espositiva, con mostre permanenti e temporanee accessibili separatamente in modo da non ostacolare l’accesso al museo durante l’allestimento— attraverso la realizzazione di solai intermedi e sfruttando l’altezza dell’attuale campo di gioco. Si crea così il foyer del museo, una vera e propria piazza coperta interna a tutta altezza, pensato come uno spazio multifunzionale, attrezzato per esposizioni di opere di grandi dimensioni, con bookshop e salette didattiche informali per attrarre il pubblico più giovane. Ma anche uno spazio aperto, attraente e in armonia con la nuova piazza esterna, disegnata da sedute, una fontana a giochi d’acqua e dei piccoli gazebo commerciali: un buon esempio di rigenerazione urbana. “Si tratta di un esempio contemporaneo di grande qualità architettonica”, commenta Francesco Valesini, Assessore alla riqualificazione urbana Comune di Bergamo, “ancor più accresciuto anche dalla sistemazione dello spazio aperto antistante, in una nuova e ci auguriamo più vissuta piazza”.
Il museo con il ristorante panoramico si dota di un nuovo punto di vista su Bergamo
Il nuovo museo rappresenterà anche un punto di vista nuovo su Bergamo, da vivere grazie a una terrazza che dà sui tetti della Città Alta: qui, all’ultimo piano è stato, infatti, ricavato un volume che ospita un ristorante panoramico, accessibile dall’esterno anche quando il museo è chiuso. “L’apertura del cantiere della nuova GAMeC segna un passaggio fondamentale nel percorso di crescita del museo, scandito in questi ultimi anni da alcune tappe significative”, conclude Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC. “Penso all’adozione di nuove strategie per la valorizzazione delle collezioni pubbliche, il rafforzamento della programmazione estiva con le mostre “site specific” di importanti artisti internazionali in Palazzo della Ragione, la crescita progressiva e il successo della Trilogia della Materia, l’apertura nel 2020 e il consenso della piattaforma digitale Radio GAMeC, la messa a sistema delle attività didattiche. Tutti traguardi che non sarebbero stati possibili senza l’impegno del Comune di Bergamo e di Tenaris, e senza la consistente crescita parallela del numero di aziende intervenute a sostegno delle attività della Galleria e della rete di prestigiosi musei partner nazionali e internazionali con cui è stato possibile condividere progetti e produzioni. Credo che la GAMeC sia oggi un museo maturo, che ha tenuto fede all’impegno di restare sempre audace – come ci eravamo promessi nel 2018 – con una solida base di pubblico e con un posizionamento europeo ormai consolidato, pronto a fare quell’ulteriore salto di scala e di accoglienza del pubblico che i nuovi spazi potranno favorire”. Fine dei lavori, prevista entro il 2026.
Claudia Giraud
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