È morto a 91 anni l’imprenditore, filantropo e mecenate dell’arte Giulio Bargellini
Convinto sostenitore del binomio impresa – cultura, l’imprenditore bolognese non ha solo contribuito al rinnovamento dell’economia italiana nel secondo dopoguerra, ma ha anche fondato il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 di Pieve di Cento
Si è spento all’età di novant’uno anni, l’imprenditore, filantropo e mecenate dell’arte Giulio Bargellini. Nato nel 1932 a Pieve di Cento, in provincia di Bologna, ha speso la sua vita tra impresa e cultura, fondando nel 1963 la G. Bargellini & C. con il marchio OVA (Ohm, Volt, Ampere) diventando ben presto leader nel settore della produzione di sistema per l’illuminazione di emergenza e posizionandosi sul mercato europeo e nel bacino del Mediterraneo. Ma oltre ad incentivare l’economia italiana nel secondo dopoguerra, Giulio Bargellini ha portato nel settore industriale anche la sua fascinazione per la cultura, ricevendo diversi riconoscimenti (tra cui il diploma ad honorem dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e, nel 2008, è stato insignito dall’Università degli Studi di Ferrara di una medaglia e di un diploma quale “imprenditore filantropo e mecenate dell’arte”) e fondando il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 di Pieve di Cento.
Giulio Bargellini e il Museo MAGI ‘900
Convinto assertore del binomio impresa- cultura, Giulio Bargellini ha iniziato a collezionare opere d’arte negli anni Sessanta e, affascinato dallo scambio con gli artisti (di cui apprezzava la creatività e la profondità di pensiero), ha sempre prestato particolare attenzione alla contemporaneità. Non era solo un mecenate, ma anche amico e sostenitore di progetti espositivi e di pubblicazioni che sponsorizzava con il marchio OVA, promuovendo artisti affermati ed emergenti.
Il nucleo storico della sua prima collezione era esposto nella sua villa con giardino, progettata e allestita allo scopo di condividere con gli artisti e gli appassionati quella che per lui era l’esperienza entusiasmante dell’arte. Successivamente, con l’espandersi della raccolta, e la nascita di nuovi progetti per la divulgazione dell’arte, è maturata l’idea di creare il primo museo totalmente privato in Italia, nato in un imponente edificio di archeologia industriale appositamente restaurato poco lontano dal cuore di Pieve di Cento.
Il Museo venne inaugurato nel 2000 (per poi essere ulteriormente ampliato) con il nome di Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 G. Bargellini, oggi conosciuto come MAGI ’900 – Museo delle Eccellenze. Non stiamo parlando di una semplice istituzione ma di una realtà dal carattere internazionale pensato come un work in progess, con spazi articolati e capaci di adattarsi alle esigenze. Infatti, oltre a custodire la cospicua collezione, gli spazi ospitano anche da mostre temporanee ed eventi.
Giulio Bargellini e la sua biografia a fumetti
Giulio Bargellini si racconta in maniera inedita e divertente grazie in una grafic novel realizzata da Fabrizio Fabbri (e pubblicata nel 2012) che l’imprenditore ha voluto dedicare ai suoi nipoti, affinché “sappiano e ricordino”. L’idea arriva da una profonda passione di Bargellini per il fumetto, fan di Mandrake, L’uomo mascherato, Fulmine, Cino e Franco. Quindi, sulla scia dei tempi andati, Bargellini ha deciso di raccontarsi in maniera colorata e giocosa, dove le parole sono scelte accuratamente e si abbinano alle immagini che si fanno specchio di una vita piena e dinamica.
Valentina Muzi
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