Inaugura la stagione delle gallerie d’arte contemporanea a Madrid e Barcellona

Come sarà la stagione dell’arte contemporanea che inizia in Spagna? Ce lo dice la programmazione delle gallerie di Madrid e Barcellona: tanti artisti nazionali, nutrita presenza femminile, ma pochi esordienti

Per la prima volta in contemporanea – e con qualche polemica da parte degli addetti ai lavori per la sovrapposizione delle date – Madrid e Barcellona hanno inaugurato la stagione espositiva dell’arte contemporanea con le rispettive Opening Gallery Weekend.

L’Opening Gallery Weekend a Madrid

A Madrid la stagione espositiva si è inaugurata con l’appuntamento ormai consueto di Apertura, organizzato dall’associazione delle principali gallerie della capitale spagnola. La quattordicesima edizione dell’evento si è svolta con la voglia di ritrovarsi, e la partecipazione attiva di artisti, collezionisti, stampa e professionisti del settore provenienti da tutta Spagna e dall’estero. All’attività intensa delle 56 gallerie associate in Arte Madrid (fondata nel 2000) – in genere concentrate tra i quartieri di Lavapiés, Letras, Salesas, Chamberi e Salamanca – si sono aggiunte mostre in altri spazi, incontri e attività culturali gratuite, anche in luoghi alternativi come le librerie, per avvicinare il pubblico all’arte contemporanea. Da segnalare l’attrattiva artistica rappresentata dal quartiere periferico di Carabanchel, a sud ovest della città, dove già da tempo alcune gallerie hanno trasferito la loro sede (come Sabrina Amrani e Fer Francés), e altre annunciano di portare eventi alternativi in capannoni (Galeria Nueva), ma soprattutto dove molti artisti e designer stanno trasferendo il proprio studio.
 “Noi galleristi – dichiara Nerea Fernández, presidente di Arte Madrid e titolare dell’omonima galleria – ci impegniamo perché gli artisti possano immaginare un futuro diverso, per costruire una società più ludica, creativa, utopistica”. “Il settore non ha solo una responsabilità economica, ma anche sociale”, aggiunge la vicepresidente Lucía Mendoza, titolare dell’omonimo spazio che ospita spesso anche personali di artisti italiani “Le gallerie sono un luogo di incontro, di dibattito critico oltre che di piacere culturale”. In Spagna, la presenza forte di donne nell’ambito dell’arte contemporanea è un’eredità che risale agli Anni Settanta e Ottanta: oggi una generazione di giovani e attive galleriste, curatrici e promoter raccoglie l’eredità di Juana de Aizpuru, Soledad Lorenzo, Oliva Arauna, Helga de Alvear, Elvira Gonzalez e Maria De Corral, solo per citare i nomi più noti.  La novità, quest’anno, è che oltre che sul portale digitale dell’associazione, le opere si possono vedere anche su exhibify.com, strumento di vendita online delle gallerie gratuito, senza fee mensile.

Le proposte delle gallerie di Madrid: tanti artisti nazionali e nomi consolidati

Tra le tante proposte espositive di settembre-ottobre, nelle gallerie madrilene predominano mostre individuali: con molti nomi nazionali, poche presenze straniere (nessuna italiana) e un numero considerevole di artiste. Pochi anche i giovani, mentre si punta preferibilmente a proporre sul mercato opere di artisti maturi, consolidati, con ampio riconoscimento in ambito spagnolo: i fotografi Darío Villalba (galleria Leandro Navarro), Juan Manuel Ballester (galleria Daniel Cuevas) e Chema Madoz (da Elvira González), o il pittore superquotato Segundino Hernández (da Ehrhardt Flórez) e il catalano Pere Llobera, che negli spazi della galleria F2 crea un mondo fantasioso a base di umorismo e leggerezza. Nella lista non mancano anche nomi internazionali, come la portoghese Fernanda Fragateiro (la cui personale nello spazio di Elba Benítez si è aggiudicata il premio della Comunidad de Madrid), il tedesco Jurgen Klauke (da Helga de Alvear), la svizzera Silvia Bachli (personale alla galleria Maisterravalbuena, in attesa della mostra al Centro Botín di Santander in primavera) e l’americana Nancy Spero, pioniera dell’arte femminile scomparsa dal 2009, alla quale Nogueras Blanchard dedica un’intensa retrospettiva. Fra le poche collettive, interessante la proposta della galleria Malborough, Rayuela/el orden falso, ispirata allo scrittore Cortazar.

Opera Gallery, Saura
Opera Gallery, Antonio Saura

Opera Gallery celebra Antonio Saura

Da maggio è approdata a Madrid anche Opera Gallery, l’impresa artistica fondata nel 1994 da Gilles Dyan, con ben sedici sedi sparse per il mondo. Con ampia vetrina nella centralissima calle Serrano – in pieno quartiere dello shopping di lusso – la galleria ospita in questi giorni una retrospettiva dedicata ad Antonio Saura (Huesca, 1930 – Cuenca, 1998). L’ampio e luminoso spazio espositivo, su due piani, si presta a un autentico omaggio al maestro dell’avanguardia spagnola scomparso 25 anni fa, organizzato con la complicità della fondazione a lui intitolata e della figlia Marina, unica erede sopravvissuta. In mostra fino al 16 ottobre (oltre che in vendita, ovviamente) ci sono un gruppo consistente di opere realizzate tra il 1958 e il 1997, la maggior parte su carta, oltre a una decina di oli su tela con i tipici ritratti, teste, crocifissioni, nudi, il cane di Goya e autos da fé. Un allestimento elegante al quale si aggiunge l’affissione di un nucleo di bellissimi cartelloni che Saura creò durante tutta la sua carriera, per pubblicizzare mostre, libri, eventi, spettacoli teatrali e, non ultimo, per esprimere graficamente il proprio dissenso politico, come quello contro l’ingresso della Spagna nella NATO. Bello anche il catalogo, con un tributo all’artista da parte dell’amico Manolo Valdés. I manifesti, però, non sono in vendita.

Galeria Joan Prats, Lola Lasurt. Photo Eva Carasol, Barcelona Gallery Weekend
Galeria Joan Prats, Lola Lasurt. Photo Eva Carasol, Barcelona Gallery Weekend

Il Barcelona Gallery Weekend. Arte anche in provincia

Simile per formato e proposte è stato il Barcelona Gallery Weekend, nona edizione di un evento che coinvolge ventisette gallerie riunite sotto il marchio di Art Barcelona, la maggior parte concentrate nella capitale catalana, con alcune presenze anche in provincia, a Hospitalet de Llobregat e a Santa Margarita i els Monjos. Il programma del weekend di apertura è stato vario, con visite guidate alle gallerie in compagnia di curatori e attività gratuite per il pubblico, anche famiglie con bambini. Particolarmente apprezzate le conversazioni con gli artisti – una settantina in tutto quelli che espongono in autunno a Barcellona, provenienti da oltre venti Paesi – che hanno incontrato il pubblico chiacchierando in maniera informale nelle gallerie. Tra i nomi più noti del panorama spagnolo, a Barcellona sono presenti il fotografo Joan Fontcuberta (galleria ángels barcelona) e l’artista concettuale Ignasi Aballí, che l’anno scorso trasformò letteralmente l’architettura del padiglione Spagna alla Biennale di Venezia e ora espone da Palmadotze una personale riflessione sul rapporto fra immagini e testi. Interessante anche la presenza negli spazi di L21 Barcellona delle tele dipinte in stile pop naif da Jaime Hayón, senz’altro il più mediatico designer spagnolo formatosi alla Fabrica di Benetton, a Treviso.

Federica Lonati

www.artemadrid.com
www.barcelonagalleryweekend.com

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Federica Lonati

Federica Lonati

Federica Lonati (Milano, 1967), giornalista professionista italiana, dal 2005 vive a Madrid. Diploma al Liceo Classico di Varese e laurea in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è formata professionalmente alla Prealpina, quotidiano di Varese, scrivendo di cronaca,…

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