Claire Fontaine vince il 21esimo Premio Ermanno Casoli
Il duo artistico formato da Fulvia Carnevale e James Tornhill ha presentato una nuova opera per l'azienda Elica a Fabriano
Incorniciata dalle antiche cartiere di Fabriano, dalle strepitose concrezioni cristalline delle Grotte di Frasassi e dal tempietto di Valadier, l’azienda Elica, sede della Fondazione Ermanno Casoli, presenta l’opera di Claire Fontaine, recentemente venuto alla ribalta anche dell’opinione pubblica per aver prestato la propria opera all’abito indossato da Chiara Ferragni al festival di Sanremo.
L’artista collettivo, che è vincitore del Premio Casoli (curato dal Direttore Artistico Marcello Smarrelli), svela il 24 ottobre al pubblico l’opera concepita per e con l’azienda marchigiana, leader mondiale nella produzione di cappe e sistemi aspiranti.
Chi sono Claire Fontaine
Vincitore dell’edizione 2023 è il duo artistico formato da Fulvia Carnevale e James Thornhill, noti come Claire Fontaine. Dal 2004 rinuncia a una riconoscibilità della forma e nega l’individualismo autoriale, a favore della condivisione dei processi creativi.
La visione del duo abbraccia lo spirito di Elica che li invita a dialogare con l’azienda. L’opera “Il Personale” è così frutto dell’interazione e del coinvolgimento attivo tra l’artista in residenza e chi in azienda ci lavora ogni giorno. Ma Fontaine non si accontenta, scava fino a giungere al nodo sensibile in ambito di lavoro e impresa: le donne.
La nuova scultura di Claire Fontaine
Dopo Stranieri Ovunque, la frase luminosa tradotta in diverse lingue a partire dal 2004, progetto che intitolerà la 60˚ edizione della Biennale Arte di Venezia, Claire Fontaine presenta la nuova installazione led concepita per Elica.
Si intitola Il Personale e nasce dalle riflessioni scaturite durante il workshop “Lavoro femminile visibile e invisibile” (svoltosi lo scorso 4 maggio), rivolto a trenta donne che ricoprono ruoli manageriali all’interno dell’azienda Casoli.
Le parole adottate da Claire Fontaine “Il personale è politico”, che illuminano l’headquarter di Elica, sono attribuite all’attivista statunitense Carol Hanisch; Fontaine le riaccende.
La dimensione intima di ciascun individuo concerne inevitabilmente la politica; talvolta la determina irreversibilmente (aborto, eutanasia, matrimoni omosessuali). Tale riflessione apre lo sguardo a un secondo piano di lettura che dal generale restringe il campo alla specificità dell’azienda e del proprio personale. L’anima dell’opera si offre al personale femminile, che non può e non deve rinunciare alla volontà, che è altresì esigenza, di conciliare il ruolo di moglie, mamma, o più semplicemente di donna, alla professione svolta. Ciò è ineluttabilmente politico.
Il premio secondo Marcello Smarrelli
La scelta di premiare il lavoro di Claire Fontaine, al quale dedica la prima mostra romana presso gli spazi del Pastificio Cerere (“La chiave”, 2012), nasce dalle affini tematiche sociali e politiche promosse dalla Fondazione, altrettanto care alla produzione dell’artista. Da sedici anni Smarrelli si occupa di arte e impresa, impegnandosi in un profondo dialogo tra la Fondazione Ermanno Casoli ed Elica: “Mi sono chiesto cosa potesse fare l’arte per l’azienda, e non viceversa”.
Oggi l’arte ha profondamente contaminato Elica veicolandone l’operato e determinandone nuovi successi. Una metodologia del lavoro raccontata dal curatore nel volume “Innovare l’impresa con l’arte. Il metodo della Fondazione Ermanno Casoli“, edito da Egea nel 2018.
Gemma Gulisano
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