Durante Artissima a Torino si potrà salire su una navetta interstellare progettata da un artista

La galleria torinese Société Interludio prosegue il suo percorso con un progetto curatoriale che coinvolge una pluralità di artisti e gallerie. Ci sarà una mostra a Cambiano e un intervento site specific per Artissima

Il percorso di Desiderio – perché di itinerario partecipativo che procede per tappe condivise tra galleristi, artisti e pubblico chiamato al dialogo si può parlare davanti al nuovo progetto curatoriale di Société Interludio – è iniziato a settembre scorso, presso lo spazio di piazza Vittorio Veneto gestito da Stefania Margiacchi e Paul de Flers, dopo una fase di incubazione avviata in pandemia. Con il Preludio torinese, la mostra collettiva a cura di Allegra Fantini e Stefania Margiacchi presentava la riflessione che ha ispirato il progetto, indagine sul concetto di desiderio, a partire dall’etimologia de-sidera, cioè mancanza di stelle, dunque perdita di riferimenti stabili e consequenziale impulso a cercare un altrove, a spingersi su nuove strade, esplorare territori che non si conoscono, in vista di un orizzonte diverso del mondo. 

Il progetto Desiderio di Société Interludio, da Torino a Cambiano

Un desiderio, dunque, “come trascendenza, come invocazione di un’altra possibilità rispetto a quella offerta dalla semplice presenza dell’esistente”, prendendo in prestito le parole di Massimo Recalcati (Ritratti del Desiderio, Raffaello Cortina Editore, 2018). Una ricerca messa in scena da Société Interludio, dapprima nella sede torinese della galleria, con il contributo di Ivan GriloAgathe RosaMarco SchiavoneDavide Mancini ZanchiErik Saglia in dialogo con Giulio Paolini e Claudio Parmiggiani. E che ora si appresta a raggiungere la seconda tappa del percorso, pensato dall’inizio come “una serie di punti luminosi uniti da reti invisibili”, nell’ottica della collaborazione con altre realtà del settore, per valorizzare l’idea di galleria d’arte contemporanea come luogo di condivisione, ricerca, sperimentazione e curaAtto Primo è il titolo che identifica il secondo step di Desiderio, che inaugura domenica 29 ottobre, in vista di Artissima, nella sede appena fuori città di Société Interludio, nella cittadina di Cambiano. Qui la mostra sarà visitabile dal 30 ottobre al 7 gennaio 2024, raccogliendo il testimone del Preludio torinese (comunque visitabile fino al 5 novembre). Alla formazione iniziale (con tutti gli artisti presenti a Torino, esposti anche nella seconda tappa del progetto), si aggiungono a Cambiano Sophie Ko, Andrew Dadson, Giovanni Ozzola, Francesco Carone, Marco De Sanctis, grazie alla collaborazione con le gallerie De’Foscherari, Galleria Franco Noero, Spazio A, AplusB, Thomas Brambilla, Tucci Russo studio per l’Arte Contemporanea, Galleria Continua, Osart Gallery, Galleria In Arco, Dauwens & Beernaert. 

Agathe Rosa, Insomnia, 2016
Agathe Rosa, Insomnia, 2016

La navetta “interstellare” di Erik Saglia per Artissima

Al progetto è collegato anche l’intervento che Erik Saglia (Torino, 1989) presenterà in occasione di Artissima, con il sostegno delle gallerie Société Interludio e Thomas Brambilla: con un lavoro inedito e site specific, ispirato dai suoi satelliti che sfidano la geometria, l’artista è intervenuto su una navetta per trasformarla in un luogo indefinito, “un limbo interstellare, un movimento dentro lo spostamento”. La navetta sarà disponibile gratuitamente, previa prenotazione, dal giovedì alla domenica durante Artissima, muovendosi tra piazza Vittorio Veneto, il Lingotto Fiere, Cambiano (con ritorno in piazza Vittorio Veneto).

Livia Montagnoli

www.societeinterludio.com/it/home/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati