La Galleria Nazionale di Roma dedica una grande mostra allo scrittore J. R. R. Tolkien
150 opere tra foto, documenti, filmati, lettere e ricostruzioni virtuali (dove si potranno vedere anche le prime edizioni de Il Signore degli Anelli) animeranno gli spazi del museo romano a novembre. La mostra celebra i cinquant’anni dalla morte dello scrittore britannico. Con strumentalizzazioni annesse
Il ministro Sangiuliano ha confermato l’anticipazione fatta lo scorso luglio alla kermesse dei giovani di Fratelli d’Italia: la mostra J. R. R. Tolkien 1973 – 2023 Uomo, Professore, Autore, sarà ospitata il prossimo 15 novembre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, in occasione dei cinquant’anni dalla morte dell’autore de Il Signore degli Anelli.
Il progetto espositivo dedicato a John Ronald Reuel Tolkien vede la firma curatoriale di Oronzo Cilli, membro della Tolkien Society britannica e presidente dell’Associazione Tolkeniani Italiani (si legge sull’ANSA), e la produzione da parte di Alessandro Nicosia e dell’organizzazione di mostre ed eventi culturali C.O.R. Il progetto riunisce oltre cento opere tra foto, documenti, filmati e ricostruzioni virtuali delle prime edizioni dei libri da cui è tratta la trilogia kolossal fantasy del regista neozelandese Peter Robert Jackson, assieme a film, serie tv e libri.
J. R. R. Tolkien 1973 – 2023 Uomo, Professore, Autore
“Questa è la prima mostra in Italia su Tolkien. Tante sono state fatte ad Oxford, a Parigi, ma mancava un incontro in Italia”, spiega Alessandro Nicosia ad Artribune. “Il ministro Sangiuliano ci teneva molto a questa mostra, soprattutto in occasione dei cinquant’anni dalla morte di John Ronald Reuel Tolkien. A tal proposito, c’era bisogno di una sede prestigiosa e la Galleria Nazionale era disponibile e favorevole al progetto”. Ma che tipo di mostra dobbiamo aspettarci? “Una delle cose che tengo a sottolineare è che la mostra sarà composta da una parte scientifica (con libri, lettere e documenti) e una multimediale che proporrà le piante di Tolkien in maniera spettacolare, oltre a presentare tutto ciò che ruota attorno al mondo fantasy ideato dallo scrittore britannico. Infine, sarà possibile immergersi nel mondo della Terra di Mezzo grazie alla riproduzione (in loop) della versione integrale de Il Signore degli Anelli”.
J. R. R. Tolkien alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma: tra strumentazione e mostra pop
“Tolkien è oggi giustamente considerato una delle personalità più cospicue della narrativa mondiale, ben al di là del genere fantasy in cui più volte si è cercato di ‘recintare’ la sua opera”, queste sono le parole del Ministro della Cultura riprese dal Corriere della Sera all’alba del primo annuncio del progetto espositivo capitolino, risalente allo scorso luglio.“In realtà parliamo di un accademico, filologo, ma soprattutto creatore di mondi inventati. Fu un cattolico convinto che esaltava il valore della tradizione e della comunità cui si appartiene. Un vero conservatore, verrebbe da dire. Penso che la sua opera apra il cuore alla visione di qualcosa che va oltre la prosaicità del quotidiano. Simboli universali e senza tempo, valori che ci sussurrano dentro. Tolkien riassume tutto con una celebre frase ne Il Signore degli Anelli: ‘Le radici profonde non gelano’”.
Il Ministro fa un ritratto veritiero dell’autore del Silmarillion, se non fosse per l’enfasi su alcune caratteristiche che sembrano far riferimento ad una fazione politica che poco si confà al contesto vissuto da Tolkien, considerando il periodo storico e la vita dallo scrittore. Una vecchia strumentalizzazione fuori luogo di cui si potrebbe anche fare a meno.
Valentina Muzi
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