A Ginevra l’opera dello street artist Saype contro l’utilizzo delle armi
Una mano che aggiusta una sedie con un piede frantumato, simbolo della lotta per i diritti civili. È questa la nuova opera di land art di Saype, realizzata davanti agli uffici delle Nazioni Unite a Ginevra
Già noto per i sui spettacolari affreschi sui prati delle grandi città del globo, lo street artist “green” Saype è tornato con una nuova e imponente opera a cielo aperto. Ad accogliere le fantasie e i messaggi sociali alla base della produzione dell’artista franco-svizzero è in questo caso un luogo d’eccezione: si tratta della Place des Nations di Ginevra, l’ampio spazio esterno situato di fronte al complesso di edifici che ospita l’Ufficio delle Nazioni Unite.
L’opera All of us! di Saype
È qui che lo street artist ha dato vita a All of us!: un’opera effimera, realizzata con vernici sul manto erboso, ideata in dialogo con la famosa Broken Chair di Daniel Berset. Protagonista dell’intervento è proprio l’iconica sedia “rotta” risalente al 1997: una scultura alta dodici metri, nata come grido di denuncia contro l’utilizzo delle armi e delle mine antiuomo. A distanza di ventisei anni dalla sua installazione, la scultura è messa a confronto proprio con l’opera a terra di Saype. L’obiettivo? Fornire ulteriori spunti narrativi intorno alla celebre sedia, rinnovandone il messaggio sociale alla luce delle guerre che ancora affliggono il mondo.
Il messaggio di pace
Portata a termine lo scorso settembre, All of us! presenta una mano gigantesca che ripara delicatamente il piede rotto della grande sedia. Come già nelle precedenti opere dell’artista, l’affresco su erba è stato realizzato utilizzando solo colori eco-compatibili a base di carbone, gesso e acqua. Un intervento dalla forte connotazione politica e poetica, ancora più significativo vista la recente escalation bellica tra Israele e Palestina.
Alex Urso
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati