Essere e arte. La mostra di Francesco Arena a Roma 

C’è tutta la complessità di Martin Heidegger nella nuova mostra di Francesco Arena alla Fondazione Nicola Del Roscio. In un incrocio tra filosofia e arte

La Fondazione Nicola Del Roscio ospita una mostra di Francesco Arena (Brindisi, 1978) dal titolo Il fulmine governa ogni cosa, nuovo appuntamento del ciclo #ProjectRoom curato da Davide Pellicciari e Carlotta Spinelli. Il titolo è un esplicito riferimento alla frase di Eraclito, τὰ δὲ πάντα οἰακίζει Κεραυνός, che Martin Heidegger fece incidere sopra la soglia della sua Hütte costruita nel 1922 a Todtnauberg, nella Foresta Nera, ancora oggi meta di pellegrinaggi filosofici: una spartana baita di montagna, ampia appena una cinquantina di metri quadri, dove il pensatore tedesco compose gran parte di Essere e tempo, opera di enorme importanza per la filosofia del XX secolo.  

Francesco Arena, Il fulmine governa ogni cosa, installation view at Fondazione Nicola Del Roscio, Roma, 2023. Photo Sebastiano Luciano, Courtesy Fondazione Nicola Del Roscio
Francesco Arena, Il fulmine governa ogni cosa, installation view at Fondazione Nicola Del Roscio, Roma, 2023. Photo Sebastiano Luciano, Courtesy Fondazione Nicola Del Roscio

La mostra di Francesco Arena a Roma 

La mostra consiste nella ricostruzione fisica di questo luogo inestricabilmente legato a una biografia individuale e, attraverso di essa, alla memoria di una fase storica le cui apocalittiche conseguenze è impossibile trascurare, e in cui l’umanità è stata interpellata sulla sua essenza, la sua esistenza, il suo essere-nel-mondo (per usare termini heideggeriani); ma suggerisce, anche, un personale tentativo, da parte dell’artista, di comprendere, condividere e rappresentare tali problemi e le possibili risposte. In una dialettica tra pieno e vuoto, tra presenza e simbolo, si fa riferimento alle idee di luce, ragione, tempo, sostegno, cura, responsabilità, passaggio. Gli oggetti che troviamo nelle diverse stanze di questo luogo dello spirito acquisiscono, però, un duplice livello di realtà: sono sculture, evocazioni simboliche di concetti attraverso la rappresentazione di cose; e allo stesso tempo, venendo sottratti al loro esser-mezzo (la maniglia che non può essere aperta ma rappresenta la funzione), svelano la verità dell’ente

Luci e ombre della mostra di Francesco Arena alla Fondazione Nicola Del Roscio 

La trattazione dei temi evocati si declina, dunque, in una sensibile e accorta riflessione sull’arte, la quale, come la filosofia e la politica, risulta essere un portolano affidabile nella navigazione dell’esistenza e del nostro umano stare insieme. Se tale teorizzazione è condotta nella mostra con efficacia e chiarezza, nel finale risulta pleonastica la presenza di una sezione documentaria dedicata alle fonti, che, se da una parte rende conto dello studio e degli scambi con i curatori nella fase di realizzazione del progetto (che è poi il senso del format #ProjectRoom), dall’altra rischia di intervenire con eccesso di contenuto nell’equilibrio del progetto stesso. 

Mariasole Garacci 

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Mariasole Garacci

Mariasole Garacci

Laureata in Storia dell’Arte all’Università di Roma Tre con una tesi sul ritratto a Roma nel XVI secolo, Mariasole Garacci è stata cultore della materia presso le cattedre di Storia dell’Arte moderna e di Storia del Disegno, dell’Incisione e della…

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