A Milano apre Diana, nuova galleria d’arte focalizzata sui giovani artisti
Si chiama Diana e aprirà le sue porte al pubblico a dicembre in zona Porta Genova. Ad inaugurare il nuovo spazio sarà la mostra di Sophie Jung ricalcando il tema della dea protofemminista
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Milano si conferma una città nella sua dinamicità e lo si nota dal numero di gallerie e progetti d’arte contemporanea che la scelgono nelle ultime settimane, quali: LOFT della Galleria Fumagalli a Porta Nuova, la nuova sede di Clima Gallery a Porta Venezia e la prima sede internazionale della galleria di Lisbona Bessa Pereira.
Ad aggiungersi nella rosa delle novità del 2023, c’è l’apertura della galleria Diana a Porta Genova, fondata da Stefania Rosi con l’obiettivo di valorizzare e supportare il lavoro di giovani artisti con un programma espositivo eterogeneo. Un luogo di sperimentazione dove gli artisti sono invitati a relazionarsi con lo spazio e a concepire progetti site specific, come quello inaugurale dell’artista Sophie Jung (Basilea, 1982) dal titolo Reifiction, accompagnato da un testo critico firmato da Paul Clinton e Cédric Fauq.
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
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La mostra di Sophie Jung alla galleria Diana, a Milano
Il titolo della mostra Reifiction gioca con le parole reification e fiction, ponendo un focus sul rapporto tra l’idea e la materia, due elementi predominanti nella ricerca dell’artista svizzera la cui pratica ricorda l’Arte Povera e le sperimentazioni surrealiste. Per Jung è la materia a venire prima dell’idea, l’unica capace di ispirare le sue fotografie, performance e installazioni carichi di simbolismi.

Le sculture multiformi sono composte da rimanenze di oggetti, rifiuti, resti di magazzini, cantieri e mercati. Ogni objets trouvés custodisce una storia, un tempo e una consistenza che si unisce ad altrettante identità, creando una “solidarietà materiale” che trova la sua completezza nella diversità. Così facendo Jung dà forma a nuove narrazioni che, in questo caso, ruotano attorno alla dea Diana (omaggiando la galleria), trasformando lo spazio a seconda dei diversi piani di lettura del mito in chiave contemporanea.
Valentina Muzi
Milano// dal primo dicembre al 3 febbraio 2024
Sophie Jung. Reifiction
Via San Calocero 25, Milano
http://www.dianagallery.it
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