Il mito di Ulisse secondo l’artista Emilio Isgrò. La mostra a Milano
La galleria M77 presenta una nuova installazione dell’artista siciliano dedicata all’eroe omerico. L’opera attraversa il mito, passando per le interpretazioni di Dante Alighieri, James Joyce e Herman Melville
Dopo essersi ispirato alla Vittoria Alata (una delle più importanti sculture di epoca classica e simbolo della città di Brescia) e aver subito il fascino de L’Orestea di Gibellina, Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937) si rapporta nuovamente con la tradizione classica inseguendo il mito di Ulisse. Partendo dalla tradizione omerica, l’artista siciliano “approda” alle varie interpretazioni – nonché rappresentazioni – dell’eroe nel corso dei secoli, approfondendo la visione di Dante, di James Joyce, fino al capitano Achab protagonista di Moby Dick di Herman Melville.
Il progetto prende forma nella mostra Ulysses, ospitata negli spazi di M77 Gallery a Milano, a cura di Claire Gilman, Chief Curator del Drawing Center di New York.
Ulysses di Emilio Isgrò. La mostra alla galleria M77 di Milano
Il percorso espositivo parte dalle opere storiche, tra cui Dichiaro di non essere Emilio Isgrò, realizzata nel 1971. A questa si aggiungono le carte geografiche cancellate del Mare Egeo, del mare di Lipari, del bacino del Mediterraneo e, per la prima volta, gli otto volumi dell’Odissea cancellata del 1968. Al primo piano, l’installazione trova il suo apice con le cancellature dipinte in negativo (grigie su fondo nero), dedicate al capolavoro di Melville. Le frasi tratte da Moby Dickdialogano con i tre piedistalli posti al centro della stanza che sorreggono il Canto XXVI dell’Inferno di Dante, l’Ulisse di James Joyce e il romanzo dello scrittore americano. L’esposizione si conclude con il pittogramma della coda della balena di Moby Dick, scelta come immagine guida dell’intero progetto.
Ulysses di Emilio Isgrò. Parola alla curatrice Claire Gilman
“Spirito autenticamente poliedrico, Emilio Isgrò ha creato da solo un nuovo genere d’arte, unendo nei primi anni Sessanta linguaggio verbale e forma visiva nelle sue opere cancellate, chiamate appunto ‘cancellature’”, sottolinea la curatrice Claire Gilman. “‘Ulysses’ rappresenta il culmine dell’impegno di lunga data di Isgrò per il recupero del valore della parola in una cultura satura di immagini; mentre la sua ben riconoscibile tecnica viene applicata alla storia dell’antico Odisseo, epica narrazione della resilienza umana e della inestinguibile sete di conoscenza”.
Valentina Muzi
Milano// dal 18 novembre 2023 al 16 marzo 2024
Ulysses, di Emilio Isgrò
M77 Gallery, Milano
Via Mecenate 77
https://www.m77gallery.com
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