Jakob Kudsk Steensen, l’artista che fa rivivere un ghiacciaio che si sta sciogliendo
Prima del suo cedimento a causa del riscaldamento globale, l’artista danese Jakob Kudsk Steensen ha scannerizzato e riprodotto in 3D la suggestiva grotta di un ghiacciaio svizzero. Oggi in mostra al Teylers Museum di Haarlem in Olanda
Sempre più artisti rivolgono la propria attenzione al tema dell’ambiente, della crisi climatica e della necessaria presa di coscienza del ruolo dell’uomo nei confronti dell’ecosistema. In particolare, gli artisti che lavorano con le nuove tecnologie hanno individuato nel potenziale “emotivo” dei dispositivi digitali e immersivi una chiave di volta: questo perché la computer grafica, gli scanner 3D, la realtà virtuale e anche l’intelligenza artificiale permettono di creare ricostruzioni di ambienti o simulazioni di mondi passati, presenti e futuri con cui ripensare la realtà che ci circonda. È il caso dell’artista Jakob Kudsk Steensen (Danimarca, 1987), che con animazioni 3D, soundscape e installazioni immersive costruisce quello che nel game design si definisce uno storytelling ambientale. Affascinato dalla natura e i suoi fenomeni, l’artista affronta il tema dell’Antropocene, dell’estinzione degli ecosistemi, delle specie animali e vegetali a causa delle irreversibili modifiche delle condizioni ambientali a opera dell’uomo.
Il ghiacciaio “ricostruito” da Jakob Kudsk Steensen
Per definire il suo lavoro, Kudsk Steensen teorizza il concetto di slow media, una pratica che prevede l’utilizzo delle tecnologie digitali per reindirizzare l’attenzione del pubblico verso il mondo naturale, immaginando mondi futuri e sviluppando narrazioni, distopiche o utopiche, che aiutino ad interpretare il nostro presente e immaginare il futuro. Collaborando con musei di storia naturale, biologi, compositori e scrittori, l’artista dà vita a ricostruzioni e installazioni immersive uniche nel loro genere. La più recente è attualmente esposta al Teylers Museum di Haarlem, nei Paesi Bassi: si intitola Beyond the Glacier e consiste nella ricostruzione del ghiacciaio di Arolla, nelle Alpi Svizzere, mentre si scioglie (poco prima di crollare). Durante degli accurati sopralluoghi effettuati nella primavera del 2022, l’artista ha documentato attentamente lo stato del ghiacciaio attraverso delle scannerizzazioni 3D: e non solo il paesaggio, ma anche le piante che crescono nei pressi, i diversi strati geologici e perfino i microrganismi che li abitano. Questi scanner hanno poi costituito l’opera finale: un’installazione che mostra un ambiente digitalizzato, a testimonianza di un momento sospeso nel tempo. Ma la simulazione di Kudsk Steensen non è solo un requiem per un ecosistema morente, bensì un archivio visuale imperituro e un rifugio virtuale, a memoria di ciò che stiamo perdendo e abbiamo perduto. Nel settembre 2022, nove mesi dopo la prima visita dell’artista, la grotta del ghiacciaio è completamente crollata.
L’arte contemporanea nel museo più antico dei Paesi Bassi
Il Teylers Museum è il museo più antico dei Paesi Bassi. Fin dalla sua apertura nel 1784, ha promosso con dedizione l’arte contemporanea. Con la recente nomina di Rieke Vos, curatrice della mostra, l’istituzione onora il suo impegno per questa tradizione. “Il Museo Teylers è unico. Il suo contesto storico e la ricca collezione nel campo dell’arte e della scienza”, spiega Rieke Vos, “offrono una prospettiva unica su questioni urgenti del nostro tempo. Come istituzione, siamo molto orgogliosi che Jakob Kudsk Steensen abbia accettato il nostro invito ad esplorare il potenziale dell’antico museo come palcoscenico per parlare di attualità e arte contemporanea“.
Laura Cocciolillo
Haarlem // fino al 3 marzo 2024
Jakob Kudsk Steensen. Beyond the Glacier
TEYLERS MUSEUM
Spaarne 16
https://www.teylersmuseum.nl/en
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