Il 2024 del Museo Madre di Napoli. Tra lavori di manutenzione e le nuove mostre in programma
Il Museo Madre di Napoli ha annunciato che nel 2024 sarà un “cantiere contemporaneo”. Inizieranno infatti i lavori di manutenzione e ottimizzazione degli impianti ma verranno anche inaugurati nuovi percorsi espositivi
Dal 2024 il Museo Madre di Napoli sarà un “cantiere contemporaneo”, come dichiara la direttrice artistica Eva Fabbris, insediata da non ancora un anno. Ai lavori di manutenzione straordinaria e ottimizzazione degli impianti si affianca la programmazione espositiva per il nuovo anno. I lavori porteranno il Museo d’arte contemporanea Donnaregina – Museo Madre a chiudere le sale del secondo e terzo piano ma senza interrompere la sua offerta culturale.
Già da dicembre 2023, sarà presentata la rassegna cinematografica a cura di Martha Kirszenbaum L’ombra dell’albero/Shadow of the Tree, inaugurata con l’artista palestinese Basma al-Sharif e che proseguirà per due mesi. Seguono nella Sala Madre le proiezioni di tre progetti monografici – di Basma al-Sharif, Valentin Noujaïm e Sara Sadik – e tre collettivi curati sempre da Kirszenbaum, insieme ad Asma Barchiche, Myriam Ben Salah e Stella Bottai, con oltre 40 opere video. Inoltre, saranno invitati artisti a realizzare installazioni temporanee proprio sul tema dei “lavori in corso”, proponendo occasioni di riflessione estetica.
La programmazione 2024 del Museo Madre di Napoli
Nella programmazione del museo per il 2024 è prevista la prima retrospettiva completa dedicata a Tomaso Binga da un’istituzione pubblica, curata da Eva Fabbris e Daria Kahn, mentre si ispira al romanzo di Annie Ernaux Gli Anni(sempre a cura di Fabbris). Le sale del secondo piano, invece, presentano le opere più preziose per la storia sociale e artistica non solo di Napoli ma di tutta la Campania, provenienti dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e del Parco Archeologico di Pompei. In preparazione anche una mostra dedicata a Pietro Lista, mentre sull’arte brasiliana sarà la collettiva curata da Cristiano Raimondi Vai, Vai Saudade. Notas sobre o Brasil. Infine, grazie al successo che la mostra su Kazuko Miyamoto ha riscosso al Madre (6 luglio – 9 ottobre 2023), la Österreichische Galerie Belvedere di Vienna ha affidato ideazione e curatela di un progetto sull’artista e performer di origine giapponese a Eva Fabbris.
Caterina Angelucci
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati