Reclaim Poetry. Il nuovo intervento delle femministe di Cheap invade Bologna
Dopo aver infestato le sale espositive del Museo MAMbo, il collettivo femminista presenta una nuova azione nello spazio pubblico bolognese. Una campagna che invita i passanti a riscoprire e leggere la poesia in chiave contemporanea
Margaret Atwood, Cristina Torres Càceres, Diletta D’Angelo, Ida Vitale e Viola Lo Moro sono solo alcune autrici di scritti e poesie a cui il collettivo Cheap rende omaggio con il progetto Reclaim Poetry – il diritto alla poesia come esperienza quotidiana. Un intervento inedito che, lo scorso dicembre, ha invaso le strade di Bologna con una serie di manifesti (ancora visibili) su cui riecheggiano le parole di oltre trenta poeti, invitando il pubblico a vivere e leggere la poesia in chiave contemporanea. Un percorso di riscoperta di un genere poco approfondito, realizzato assieme a Patto per la Lettura (la rete coordinata del comune di Bologna che promuove libri, attività, progetti e incontri incentrati sulla lettura), valorizzando il patrimonio depositato nelle biblioteche della città, tutte accessibili gratuitamente.
Reclaim Poetry a Bologna. Parola al collettivo Cheap
“Le biblioteche che immaginiamo sono spazi pubblici a cui accedere per diritto, in controtendenza alle dinamiche di privilegio ed esclusione che permeano ogni aspetto della nostra vita sociale. Luoghi in cui sono a portata di mano i saperi, strumenti indispensabili per produrci nell’atto di ragione del prendere una posizione. ‘Gate’ tra il passato e il futuro, sono archivi che dovremmo attraversare per riformulare nuovi immaginari”, spiegano le ragazze di Cheap ad Artribune. “Da questa visione parte il nostro invito a riscoprire le biblioteche, a frequentare la poesia e leggerla come parola contemporanea, capace di raccontare il nostro tempo in maniera radicale.”
Valentina Muzi
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