Michelangelo Pistoletto progetta l’identità di Casa Italia alle Paralimpiadi di Parigi 2024

L’artista biellese, che nel 2023 ha compiuto 90 anni, è stato incaricato dal Comitato Italiano Paralimpico di definire l’immagine del quartier generale di atlete e atleti paralimpici italiani a Parigi. Il progetto in collaborazione con Galleria Continua

Il 2023 è stato l’anno di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933). Dei suoi novant’anni, delle mostre italiane e internazionali che hanno celebrato la sua longeva attività; del rogo della Venere degli Stracci ripensata per Napoli, che presto tornerà, nella ricostruzione che fa tesoro di quanto successo, in piazza Municipio (l’inaugurazione del nuovo allestimento è prevista per il 22 gennaio).

Michelangelo Pistoletto per Casa Italia alle Paralimpiadi di Parigi 2024

Ma anche il 2024 si preannuncia denso di impegni per l’artista piemontese, ancora molto attivo nel proporre la sua idea di arte come cura per la società, tramite le attività della Fondazione Cittadellarte, e portando in giro per il mondo il suo Terzo Paradiso. Sarà infatti Pistoletto a curare la definizione dell’identità di Casa Italia in occasione dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024, che si terranno nella capitale francese dal 28 agosto all’8 settembre prossimi. L’incarico all’artista arriva dal Comitato Italiano Paralimpico, e ha richiesto a Pistoletto di elaborare un progetto che tiene insieme i valori dello sport, dell’inclusione e dell’integrazione. La sinergia si è stabilita in occasione della terza edizione del Festival della Cultura Paralimpica, andato in scena a Milano nell’ottobre 2022; in quella occasione, celebrata all’insegna dello slogan “L’inclusione non è luogo comune”, era intervenuto, tra gli altri, anche Michelangelo Pistoletto, dibattendo sul palco della Fabbrica del Vapore di “arte e cambiamento della società”. Da allora, ottenuto il mandato del CIP, il maestro biellese ha iniziato a lavorare sull’identità del quartier generale delle atlete e degli atleti paralimpici italiani impegnati nella competizione internazionale.

Pistoletto e l’impegno sociale dell’arte

Il progetto è stato realizzato da Fondazione Cittadellarte in collaborazione con Galleria Continua, e sarà presentato alla stampa solo nelle prossime settimane. L’idea all’origine è quella di raccontare le “imprese” sportive degli atleti paralimpici, mettendone in luce la tenacia nell’affrontare e superare le barriere (non solo fisiche) che affrontano ogni giorno. Chiara la visione che cementa il sodalizio, sintetizzata dalle parole dell’artista: “Questa sinergia tra l’arte e lo sport paralimpico è una magnifica opportunità per riflettere sull’importanza dell’inclusione e dell’integrazione in ogni ambito della società”. Un’occasione in più per concretizzare l’impegno intensificato da Pistoletto negli ultimi anni per rappresentare l’arte come linguaggio e bisogno universale (la fondazione della Cittadellarte, nel 1998, concentrava in un luogo fisico e reale una visione di cambiamento sociale non più relegata all’utopia). Del resto, il tema dell’abbattimento delle barriere – accademiche, spaziali, relazionali, sociali – è sempre stato caro all’artista. E promette di essere centrale anche a Parigi. 

Livia Montagnoli

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