Neri Marcorè interpreta un’opera di Pistoletto al MAXXI
"Autoritratto di schiena" di Michelangelo Pistoletto è al centro del primo video di Art is Open, il format video di IGT giunto alla sua seconda edizione. A riflettere sull'opera è un divertente Neri Marcorè
Autoritratto di schiena (2021) è l’opera realizzata dall’artista Michelangelo Pistoletto per il Museo Maxxi di Roma e protagonista del nuovo video di Art is Open, format video di IGT ideato per rendere l’arte contemporanea accessibile al grande pubblico.
A riflettere sulla serigrafia su specchio del maestro biellese è Neri Marcorè che, interpretando diversi personaggi, suggerisce molteplici e sfaccettate letture dell’opera.
Autoritratto di schiena di Michelangelo Pistoletto al MAXXI
La figura inconfondibile di Pistoletto, con il suo amato cappello, da cui spuntano i canuti capelli, si staglia su una superficie specchiante, mostrandosi di schiena al pubblico.
L’opera fa parte della serie Quadri Specchianti, avviata dall’artista nel lontano 1961, e ancora in grado di mettere in discussione i diversi punti di vista, dopo sessant’anni dalla sua ideazione.
L’autore è infatti ritratto nella medesima posizione dello spettatore: chi guarda l’opera, sembra farlo proprio accanto a Pistoletto. Entrambi diventano così osservatori dell’ambiente riflesso, in un gioco di sguardi che lascia spazio a più interpretazioni.
L’opera di Pistoletto secondo Neri Marcorè in Art is Open
A far leva su questa ambiguità di vedute è l’ironia di Neri Marcorè che, nella seconda stagione di Art is Open, è il protagonista insieme alle opere di arte contemporanea del Maxxi.
Apre il video l’attore che, dietro ad un altro visitatore intento ad ammirare l’opera di Pistoletto, chiede come mai la fila non scorra, pensando erroneamente di trovarsi al bar. C’è poi il piacione che, con il pretesto dell’arte, tenta rovinosamente di abbordare le ragazze al museo, o il visitatore frustrato con l’audioguida guasta, da cui provengono interferenze radio di ogni genere.
Non manca nemmeno il prete, impegnato a fornire una spiegazione religiosa dell’Autoritratto di schiena e, per finire, il custode del museo che, forse, offre la visione più chiara di tutti dell’opera in questione.
Grazie alla sua sapiente ironia, Marcorè fa così il gioco di Pistoletto, portando il pubblico – soggetto posto al centro dell’opera stessa – a diventare il vero protagonista del filmato.
Le riflessioni su Autoritratto di schiena, ciascuna capace di cogliere un aspetto, un messaggio, diventano così tutte valide, aperte. Del resto, è questo l’obiettivo di Art is Open.
Roberta Pisa
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